Inchiesta Consip, Bargilli: “Dissi a Russo di non chiamare più Tiziano Renzi”

“Certo che ho telefonato a Carlo Russo. L’ ho fatto e lo rifarei. Gli ho detto di smetterla di chiamare babbo Renzi e di mandargli messaggi. Lui mi ha chiesto questa cortesia e io ho chiamato Russo senza alcun problema. Forse Tiziano si era rotto le scatole per le troppe telefonate e messaggi. Ma sono soltanto mie supposizioni”. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, l’assessore allo sviluppo economico e ai lavori pubblici al comune di Rignano sull’Arno (FI) Roberto Bargilli, autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie del 2012. “Russo è stato gentile, come sempre. Mi ha ripetuto più volte ‘va bene’ e mi ha salutato”, dice Bargilli, che racconta di averlo “conosciuto durante un pellegrinaggio a Medjugorje insieme a Tiziano e a un’altra sessantina di persone. Era un tipo gentile e taciturno, molto devoto alla Madonna”. “Un conto sono le indagini, che devono essere fatte, e un’altra le illazioni, le calunnie, l’ignobile campagna di alcuni media. Conosco Tiziano da sempre, tutte le settimane andiamo a messa insieme, conosco moglie, figli, nipoti. Gente straordinaria”, dichiara Bargigli. “Penso che sia stata organizzata una vergognosa campagna denigratoria per colpire Matteo, l’ex premier, e i suoi cari”.


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