Corruzione al Pascale, l’Ordine dei medici sospende il primario Francesco Izzo

È stato sospeso dall’Ordine dei Medici di Napoli il primario di Chirurgia epatobiliare del Pascale Francesco Izzo, finito ai domiciliari una settimana fa nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli su acquisti di apparecchiature antitumorali senza gara, indicate come “infungibili” (ossia prodotte da un’unica ditta) ma in realtà – secondo le ipotesi dell’accusa che potranno essere confutate nel prosieguo dell’iter giudiziario – tendenti a favorire l’intermediazione della moglie, Giulia Di Capua titolare di un’azienda fornitrice dei beni e anch’essa agli arresti domiciliari insieme ad altri quatto professionisti tra cui un agente della Bayer e il direttore generale della Asl Napoli 1 Elia Abbondante.

Izzo era già stato sospeso anche dalle funzioni di primario dalla direzione generale del Pascale all’indomani della notifica dei provvedimenti assunti a suo carico dalla Procura. “A differenza della vicenda dei medici del Loreto Mare coinvolti nell’inchiesta sull’assenteismo – spiega il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli e provincia Silvestro Scotti- in questo caso la Procura di Napoli ci ha risposto subito. Le delucidazioni alle nostre richieste relative alle limitazioni alla libertà comminate a Izzo in qualità di iscritto a questo Ordine, sono state vergate a penna dal Procuratore sullo stesso foglio di invio della domanda e rispedite a stretto giro evitando così ogni lungaggine”. La risposta è giunta venerdì scorso e, nel primo Consiglio dell’Ordine utile, convocato d’urgenza ieri, l’organo dell’ente di autogoverno professionale dei medici ha dichiarato la sospensione di Izzo. Un atto dovuto dopo aver preso visione del provvedimento dello stato di arresto comunicato ufficialmente dalla Procura ma che comunque non assorbe l’iter disciplinare che dovrà avvenire a valle dei provvedimenti che saranno assunti dai giudici sia che vi sia l’archiviazione ovvero il rinvio a giudizio nel successivo processo con la relativa sentenza. “Quando tutta la vicenda sarà chiarita nei suoi contorni penali aggiunge Scotti convocheremo Izzo per dare luogo, in ogni caso, al procedimento disciplinare”.

 


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