Poco più di 180 anni di carcere rispetto ai tre secoli circa chiesti dalla Dda di napoli per i 23 imputati della “Santa Alleanza” tra i clan Falanga di Torre del Greco e i Papale di Ercolano che erano diventati i fornitori di droga della zona Vesuviana e del Cilento con la complicità di persone legate ai clan di Secondigliano e dei comuni a Nord di Napoli, arrestai nel febbraio del 2015.Ben 24 anni di reclusione in continuazione con la condanna a dodici anni di reclusione emessa dal gup del tribunale di Torre Annunziata a febbraio del 2015, rispetto alla richiestea di 20 per “The King of Narcos” per l’anagrafe Maurizio Garofalo, 45 anni di Torre del Greco noto a tutti come Maurizio ‘o pulliere, uomo di fiducia del boss Falanga che dopo il suo arresto aveva preso in mano le redini del clan incutendo terrore tra gli affiliati.
Pene pesanti – sebbene dimezzate rispetto alle pene invocate dal pm Maria Di Mauro – le condanne incassate dalla due socie in affari di Maurizio Garofalo: la moglie Franca Magliulo e la nuova compagna Raimonda Sorrentino – entrambe assistite dall’avvocato Gennaro Ausiello – si sono viste infliggere dieci anni di reclusione. Identica la condanna portata a casa dal padrino ercolanese Luigi Papale e dal suo colonnello Andrea Oriunto, indicati come i promotori del patto per la droga con il signore dello spaccio. Parzialmente salvo, invece, Antonio Garofalo: il figlio di ‘o pulliere – assistito sempre dall’avvocato Gennaro Ausiello e difeso a spada tratta dal padre durante l’udienza finale del processo celebrato davanti al gup Luisa Toscano del tribunale di Napoli – dovrà scontare, salvo ulteriori riduzioni in appello, sei anni di galera. Gli è stata anche cancellata l’aggravante dell’articolo 7 così come per l’esercito di baby-spacciatori finiti nell’inchiesta. Proprio l’esclusione del metodo mafioso ha consentito a diversi imputati di portare a casa pene largamente inferiori alle richieste avanzate dalla Dda di Napoli: Michele Di Maio – difeso dall’avvocato Antonio Cirillo – Raffaele Magliulo, Francesco Mercedulo, Danilo Perillo e Raffaele Scongnamiglio hanno incassato condanne di 5 anni e mezzo. Pena decisamente mite anche per Domenico Gaudino alias uallarella il reggente degli “amici di giù a mare” di corso Garibaldi è stato condannato a due anni e 8 mesi di reclusione, esattamente come Domenico Falanga (solo omonimo di Mimi ‘a zagaglia). A chiudere l’elenco della sentenza di primo grado i due anni inflitti a Gennaro Tucci Vitiello -a cui è stata ugualmente cancellata l’aggravante dell’articolo 7 – e al pentito-lampo Giorgio Fedeli. Niente sconti particolari, invece, alla gola profonda Giuseppe Pellegrino: l’ex cassiere della holding di Maurizio Garofalo è stato condannato a 7 anni.
TUTTE LE CONDANNE
1. Barone Michele 8 anni e 2 mesi di carcere
2. Bova Alberto 8 anni di carcere
3. Capozzella Luigi 4 anni di carcere
4. Diana Luigi 8 anni di carcere
5. Diana Giovanni 8 anni di carcere
6. Di Maio Michele 5 anni e 4 mesi di carcere
7. Falanga Domenico 2 anni e 8 mesi di carcere
8. Fedeli Giorgio 2 anni di carcere
9. Garofalo Maurizio 24 anni di carcere
10. Garofalo Antonio 6 anni di carcere
11. Gaudino Domenico 2 anni e 8 mesi di carcere
12. Magliulo Franca 10 anni di carcere
13. Magliulo Paolo 9 anni e 4 mesi di carcere
14. Magliulo Raffaele 12 anni di carcere
15. Mennella Giancarlo 5 anni e 4 mesi di carcere
16. Mercedulo Francesco 5 anni e 4 mesi di carcere
17. Oriunto Andrea 10 anni e 2 mesi di carcere
18. Palomba Enrico 5 anni e 4 mesi di carcere
19. Panariello Vincenzo deceduto
20. Papale Luigi 10 anni di carcere
21. Pellegrino Giuseppe 7 anni di carcere
22. Perillo Danilo 5 anni e 6 mesi di carcere
23. Sorrentino Raimonda 10 anni di carcere
24. Scognamiglio Raffaele 5 anni e 6 mesi di carcere
25. Tucci Vitiello Gennaro 2 anni di carcere
(nella foto da sinistra Maurizio Garofalo, Luigi Papale,Giuseppe Pellegrino, Franca Magliulo, Antonio Garofalo, Raimonda Sorrentino)