“Entriamo dentro e ce lo mangiamo tutto il Lidl”, così i rapinatori del Giuglianese annunciavano i colpi. LE FOTO

“Io sto preparando un servizio pesante malamente, il suocero mio sta vedendo già da quattro giorni. Ci buttiamo all’interno e ce lo mangiamo” Così Vincenzo Nave, genero di Pasquale Cuciniello di Giugliano il 24 maggio del 2016 raccontava in auto ad Antonio Fiorillo, del prossimo obiettivo da colpire: il Lidl di Aversa. E’ questo lo spaccato dentro il quale si muoveva la banda di rapinatori dell’Area Nord di napoli guidata dal Giuglianese Pasquale Cuciniello (che aveva coinvolto tutta la famiglia) sgominata ieri dai carabinieri con 19 arresti. La banda oramai colpiva ovunque si sentiva potente. Sono stati incastarati dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, allegate all’ordinanza di custodia cautelare. In alcuni casi gli investigatori hanno “sentito” in diretta ai furti delle auto, commessi quasi sempre da Antonio Fiorillo, che poi utilizzavano per le rapine.

La notte del 29 maggio al Rione De Gasperi a Giugliano; Antonio Fiorillo, Carmine Cante e Vincenzo Nave sono alla ricerca di un’auto da rubare: “Eccola”, dice Fiorillo. I tre rubano una Fiat Panda e si sente una donna urlare poco dopo “bastardi”. L’auto verrà usata per la rapina al bar Zanzibar. Nave spiega: “Andiamo con la mazzola in mano così ci apre lui la cassaforte, mio suocero ha detto che è capitato tante volte. Se ci buttiamo come ci siamo buttati da Crescenzo, facciamo mille euro a testa. Se puliamo come abbiamo pulito lì perché questo ha più sigarette di Crescenzo”. Dalle intercettazioni emerge che è sempre Cuciniello che, nel corso dei sopralluoghi, spiega come muoversi. Quando stanno per preparare il colpo a una gioielleria di Trentola, Fiorillo  gli chiede consigli sulla strada migliore per scappare. E Cuciniello spiega: “Antonio, tu la macchina rubata gliela fai vedere, quando hai fatto il cambio della macchina quelli vanno trovando la Punto non un’altra auto”.

La gang avrebbe colpito gioiellerie, rivendite di tabacchi, abitazioni private, un distributore di benzina, un centro medico e altri esercizi commerciali, tra cui il supermercato Lidl di Aversa. Rapine e furti che avrebbero fruttato al gruppo ricavi illeciti per un valore di oltre centomila euro. Tra i reati contestati più proficui per il sodalizio criminale due raid, uno a Casapulla, nel Casertano, e l’altro a Giugliano. Nel primo caso si tratta di una rapina al supermercato “A Casa Mia”, durante la quale furono portati via oltre 50mila euro in contanti, minacciando il titolare e i dipendenti con due fucili ed una pistola. Un bottino di tutto rispetto anche per un furto in abitazione a Giugliano, che fruttò al gruppo seimila euro in contanti e un quantitativo di oggetti preziosi per un valore superiore ai ventimila euro. La vittima era un’anziana, parente di un’indagata. Era stata proprio lei la complice del gruppo.

 

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