Sarebbe maturato nell’ambito dello spaccio di droga avvenuto l’omicidio avvenuto domenica sera a Calcinatello, in provincia di Brescia. La lite è iniziata in un appartamento e si è conclusa nel sangue in strada.La vittima è Gennaro Esposito, 37enne padre di due figlie, ucciso a coltellate dal 34enne Dione Cheikh, senegalese già con precedenti. Lo straniero è stato arrestato dai carabinieri mentre in casa tentava di lavarsi dal sangue della vittima.
Quando è stato fermato Dione Cheikh, dopo aver accoltellato a morte l’amico, è apparso in stato confusionale: “Io e Gennaro fumavamo insieme qualche canna, tutto qui. Non ricordo altro”, ha detto il 34enne senegalese ai carabinieri che lo ammanettavano per omicidio volontario. I militari di Calcinato però sono sicuri: ha ucciso lui domenica sera il napoletano Gennaro Esposito, 37 anni, con cui aveva trascorso parte del pomeriggio. Un delitto maturato in un contesto di disoccupazione, piccolo spaccio di hascisc e qualche volta di coca. L’epilogo di una lite scaturita forse per motivi banali, amplificati dal “fumo”. Lavoretti che c’erano e non c’erano, lo straniero era stato arrestato una decina d’anni fa per droga. Nessuno dei due lavorava al momento.
Erano le 20 quando i vicini di Cheikh, che si appoggiava al padre intestatario di un alloggio comunale in via San Germano 6, lo hanno visto gridare, uscire da casa preceduto da Esposito, inseguirlo in strada e finirlo con una dozzina di coltellate nella schiena e al collo. Placata la furia, l’uomo si è girato ed è tornato a casa dove lo hanno bloccato i carabinieri mentre tentava di lavarsi dal sangue della vittima.
Esposito, sposato e papà di due bimbe di 6 e 12 anni, aveva fatto il pizzaiolo e poi null’altro. Viveva con le piccole e la moglie senegalese (pare si stesse separando) in una casa comunale in piazza. “Campavamo con il mio stipendio, mi arrangio facendo pulizie – rivela Suzan Jgbinigia, la vedova – Cheikh lo conosco bene, era da noi domenica. Gennaro è uscito con lui e non è più tornato: non era preoccupato. Qualcuno mi spieghi perché è successo questo”.
Una vicina dell’assassino ha raccontato ai carabinieri: “Urlava, gli ho chiesto di abbassare la voce perché ci sono i bambini ma non ascoltava. Non era la prima volta. Ma non credevo arrivasse a tanto. Il padre poi era a posto, gli regaliamo spesso dei vestiti”.
La Procura di Brescia ha concesso il nullaosta per la sepoltura di Gennaro Esposito. La famiglia della vittima ha deciso che i funerali saranno celebrati a Napoli, città di origine di Gennaro Esposito, e la salma è partita questa mattina per la Campania.
(nella foto il luogo dell’omcidio e Gennaro Esposito, la vittima)