Falsi tesseramenti del Pd a Salerno: spuntano le matrici dell’imbroglio

Continua la nostra inchiesta sul presunto falso tesseramento del PD salernitano. Un’indagine parallela a quella giudiziaria condotta dal Pm Vincenzo Montemurro. Si cercano i legami camorra – politica, quel presunto scambio di voti in cambio di posti di lavoro e di denaro. Si cerca “ l’intrallazzo” ossia la prepotenza con cui da anni il partito ha manipolato tessere e nomi fittizi per tenere alto il numero “ ideale” al fine di apparire forte e solido. Una rete articolata ma ben definita che ha permesso ai signori dei palazzi di esprimere sempre la propria forza. Un’inchiesta cominciata qualche anno fa che, a macchia d’olio rischia di coinvolgere l’attuale dirigenza del blasonato partito che in provincia di Salerno fa capo a  Vincenzo De Luca. Oggi  spuntano fuori le matrici di due delle 48 tessere bianche targate PD 2012 che giacciono come mine nella scrivania del pm Vincenzo Montemurro. Le tessere, insieme ad altri documenti, sono state acquisite dall’autorità giudiziaria in seguito a segnalazioni anonime pervenute da esponenti del PD salernitano. Un’inchiesta anomala, che ha visto protagonisti oltre ai vertici di via Manzo, anche diversi nomi illustri del panorama democrat del territorio. Nella foto che vi proponiamo spiccano in bella vista due delle matrici con tanto di matricola corrispondenti a due delle 48 tessere firmate da Pier Luigi Bersani e requisite dalla DDA. Nelle matrici, compare cancellato con il bianchetto il nome del circolo di Nocera Inferiore. Secondo le indagini, le stesse sono state utilizzate non a Nocera ma bensì in un circolo del Vallo di Diano. Un utilizzo dettato da urgenze interne alla segreteria che proprio nel 2012, ( anno di riferimento del tesseramento) tesseva la sua rete in virtù delle primarie del 2013 per il rinnovo della segreteria salernitana .  Oltre ai tesseramenti si dovrà far luce anche su presunti brogli  effettuati sulle varie tornate elettorali interne al PD, le cosiddette “primarie” che  spesso proprio nel comprensorio a sud del capoluogo hanno suscitato dubbi e incertezze. Troppi i voti acquisiti rispetto agli effettivi tesserati, picchi spropositati che spesso hanno provocato l’ira di noti esponenti del PD.

 Antonio Citera


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