La decima sezione Tribunale del Riesame di Napoli ha diposto l’obbligo di frima per quattro infermieri del Loreto Mare coinvolti nel bltz del 24 febbraio scorso contro i 55 “furbetti del cartellino” per i quali erano stati disposti gli arresti domiciliari. Ora i quattro quando andranno al lavoro avranno solo l’obbligo di firma pressola caserma dei carabinieri. Si tratta degli infermieri del pronto soccorso dell’ospedale Gennaro Amiranda, l’operatore socio-sanitario che si è difeso sostenendo di non essere lui nei fotogrammi ricavati dalle video riprese filmate dai carabinieri nel corso delle indagini; di Mario Lamarca, di Luigia Ruotolo e Domenico Maione. Sono a vario titolo accusati di aver compiuto irregolarità nella marcatura del cartellino per coprire ritardi o terminare il turno prima del previsto. In particolare per Maione la Procura, diversamente da quanto deciso per altri, non aveva disposto l’obbligo di andare a lavoro ritenendo “grave” la sua posizione nell’inchiesta, indicandolo tra i dipendenti che avrebbero dato la propria disponibilità a marcare i badge dei colleghi e descrivendolo “uno dei più impegnati e solerti in quest’illecita attività ” come scritto nel capo di imputazione. Nei prossimi giorni altre posizioni saranno al vaglio del Riesame.