Furti nelle case: sgominata la “banda delle donne ladre”

I carabinieri hanno posto fine all’attività della banda delle cosidette “donne ladre” che erano diventate il terrore delle persone anziane e sole nel Casertano e in provincia di Napoli. E così stamane al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Stazione di Calvi Risorta hanno arrestato  Virginia Sauchella di 50 anni , Florinda Pellegrino di 36 e Rosa Greco di 41. L’attività di indagine, avviata nel novembre 2015, per effetto della recrudescenza dell’allarmante fenomeno dei furti in abitazione ai danni di persone anziane registratasi in Calvi Risorta e zone limitrofe, si è sviluppata mediante attività tecniche di intercettazione ambientale, nonché servizi di osservazione e riscontro, che hanno consentito di acquisire un solido compendio indiziario in ordine a 17 episodi di furti (13 consumati e 4 tentati), perpetrati dalle indagate in tutte le province della Regione Campania esclusa quella di Avellino.
In particolare, è stato accertato che le indagate, le quali avevano una conoscenza pregressa e dettagliata dei luoghi, prendevano di mira persone anziane e sole e,
approfittando dell’età avanzata delle vittime, si introducevano all’interno delle abitazioni asportando denaro e oggetti preziosi. In alcune occasioni non hanno esitato ad utilizzare la violenza per vincere la resistenza dei pochi anziani resisi conto del furto in atto. Altro aspetto peculiare dell’indagine, che conferma la posizione di debolezza delle vittime e l’insidiosità della condotta delle indagate, è rappresentato dal fatto che le vittime spesso, per la vergogna di dover ammettere di essere state raggirate, hanno presentato denuncia solo dopo la sollecitazione proveniente dalla polizia giudiziaria che ha avuto immediata contezza dei furti attraverso le intercettazioni ambientali. Il GIP, concordando con la richiesta di misura coercitiva avanzata da questo Ufficio anche per quanto riguarda la sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, ha disposto, per le tre indagate, la custodia cautelare in carcere, in quanto ritenute responsabili di
associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione.


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