Il “tesoretto” di documenti di Pasquale Sommese gettati nella spazzatura. La scoperta è stata fatta sabato scorso dal Corriere.it e proprio stamattina la Guardia di Finanza di Napoli sequestrerà parte dei documenti rinvenuti, tra cui la scheda elettorale di Sommese, una carta di credito intestata alla moglie e alcuni appunti scritti a penna.
La scheda elettorale del consigliere regionale Ncd aveva appena sei vidimazioni del Servizio elettorale su 18 caselle disponibili, quindi ancora valida. La carta di credito intestata a Emanuela Scotti, invece, era intonsa, mai usata, nemmeno scollata dalla lettera di invio della banca Credem, scaduta nel 2016. Negli appunti sequestrati erano annotati dati catastali di tre immobili a Nola e Saviano. In discarica erano finiti anche il certificato di proprietà di un’auto, un’Audi intestata al figlio Giuseppe, il fermo amministrativo di un’altra vettura di famiglia e decine di investimenti finanziari fatti tra il 2012 e il 2014, ossia anni in cui Sommese era assessore in Regione. Da questi si evince, come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, che l’ex assessore ha investito in azioni di Finmeccanica, Seat Pagine Gialle, Telecom Italia per poi rivenderle in data 24 marzo 2014 mentre il figlio Giuseppe lo stesso giorno aderiva a un fondo di investimento (Arca). Operazioni simili anche per la moglie ma a tre mesi di distanza. Su altri fogli si leggono gli accrediti mensili dello stipendio (6mila euro) e diversi bonifici bancari effettuati. I documenti sono stati trovati alla periferia di Caivano in contrada Casolla. Come ci siano finiti è un mistero visto che la famiglia Sommese abita a Cimitile, nel nolano, a circa trenta chilometri di distanza.Pasquale Sommese è in carcere dalla scorsa settimana insieme al nipote Antonello, all’ingegnere napoletano Guglielmo La Regina e altre 65 persone (molte ai domiciliari) per il maxi blitz “The Queen” ordinato dalal Dda di napoli su indagini della Guardia di Finanza e che ha scoperchiato il pentolone del “Sistema Sommese” con cui venivano affidati, attarverso il pagamento di tangenti gli appalti della Regione Campania di compentenza dell’assessorato al Turismo retto da Sommese durante il governo Caldoro alla Regione Campania e con collegamento con i Casalesi, clan Zagaria. Emanuela Scotti, moglie di Sommese, sentita telefonicamente dal Corriere del Mezzogiorno, ha cercato di dare una spiegazione: “Nei giorni scorsi ho chiesto alla collaboratrice domestica di fare pulizia, forse qualcosa sarà caduto accidentalmente nei rifiuti, non me lo so spiegare. Non mi risulta che siano mai state fatte denunce di smarrimento della scheda elettorale”.