“Scrivo in merito all’articolo di Gianni Barbacetto sul magistrato Woodcock, casualmente e, mi rendo conto, senza malafede”. E’ quanto si legge in una lettera al Fatto quotidiano sul caso Consip inviata dal segretario politico di Rivoluzione cristiana, Gianfranco Rotondi. “Lei cita – racconta Rotondi nella lettera – una mia dichiarazione critica di undici anni fa, in luogo della molto più attuale dichiarazione Ansa dell’altro ieri nella quale esorto Renzi a fidarsi dell’indipendenza e della correttezza della procura di Napoli (che egli invece attacca). Le mie dichiarazioni di undici anni fa furono inopportune al punto che ne chiesi scusa pubblicamente al dott. Woodkock. Tra le due dichiarazioni – sottolinea il deputato del gruppo di Forza Italia – scorrono undici anni nel corso dei quali il dottor Woodkock ha svolto indagini delicate, spesso con implicazioni politiche. Ne ho potuto dunque constatare l’assoluta indipendenza e la più totale indifferenza alle influenze politiche”. “Aggiungo che non sono mai stato oggetto di indagini condotte dal dott. Woodcock, né ho alcun interesse a difendere un magistrato non popolarissimo nei dintorni della politica. Lo faccio solo per dissociare il mio nome – conclude – da una campagna di delegittimazione in corso che oggettivamente il dottor Woodcock non merita”.