Si dovrà attendere la fine del mese di marzo per poter avere i risultati delle perizia medica sulla morte nel carcere di Fuorini del detenuto salernitano di 36 anni Carmine Landi. Il consulente nominato dalla Procura ha chiesto una proroga per il deposito della perizia. Sul registro degli indagati ci sono i nomi dei due medici dell’Asl G.B. 33 anni di Battipaglia e N.C. 33 anni di Pagani, entrambi di guardia al carcere di Fuorni la notte di santo Stefano quando avvenne la morte di Landi, padre di un bambino di 11 anni e che stava affrontando lasua prima carcerazione. L’uomo, senza problemi apparenti di salute, sarebbe morto per un arresto cardiaco causato dalla rottura dell’aorta ascendente. Saranno però solo gli esami tossicologici ed istologici a chiarire la causa della rottura dell’aorta. L’inchiesta della magistratura tende ad accertare se si sono state negligenze da parte dei due medici e ritardi nei soccorsi. Sembra infatti che nei giorni precedenti al decesso l’uomo abbia accusato dei malori. La famiglia del giovane si è affidata all’avvocato Agostino Allegro. Si vuole capire cosa è accaduto in carcere dalle 2, 40, ora del decsso, fino alle 7,30 del mattino quando il corpo orami privo di vita di Carmine Landi è stato portato all’ospedale San Leonardo di Salerno.