“Mio marito sta morendo, le sue condizioni fisiche sono sempre più disperate. Ho saputo che nei giorni scorsi è stato colpito da un ictus ma a riguardo non ho notizie certe e sono sempre più angosciata per le sue condizioni fisiche”. È questo l’ennesimo appello della moglie e della sorella di Ciro Lepre, ricoverato da mesi nel Centro Clinico Carcerario dell’ospedale Molinette di Torino. Le due donne hanno segnalato al quotidiano Il Roma le condizioni di salute dell’uomo indicato dagli inuirenti come il boss del Cavone e conosciuto come ‘o sceriffo. “Dopo tante battaglie – ha spiegato la moglie di Lepre – finalmente il giudice ha accordato a mio marito il regime degli arresti domiciliari e quindi il trasferimento in un reparto dell’ospedale Molinette più consono e attrezzato per far fronte alle sue condizioni fisiche ma il nostro calvario continua. Gli arresti domiciliari sono stati concessi ma con l’uso del braccialetto elettronico e attualmente questo dispositivo non è disponibile e forse passeranno mesi prima che se ne trovi uno da far indossare a mio marito. Questo è una cosa assurda. Mio marito non può più restare nel Centro Clinico Carcerario in attesa di un braccialetto elettronico. Necessita di essere trasferito in reparto quanto prima”. Vincenza Cianciulli ricorda che domani mattina ci sarà l’ennesima udienza a carico del marito e fa sapere che si farà trovare davanti al Tribunale di Napoli per protestare e far conoscere a tutti il calvario che sta attraversando suo marito. Ciro Lepre è stato condannato nel 2015 a 12 anni di carcere con l’accusa di aver preteso, in accordo con i Casalesi (fazione Bidognetti), soldi da un’azienda che si occupava della pulizia di materiale ospedaliero, la American Laundry. Dopo l’ischemia che lo ha colpito il 28 maggio scorso le sue condizioni sono peggiorate e dal carcere di Torino è stato trasferito all’ospedale Molinette, per la precisione nel Centro Clinico, ovviamente piantonato h24 dalle forze dell’ordine. Lo stato di salute di Ciro Lepre peggiora di mese in mese come più volte ci ha raccontato la sorella e la moglie, Vincenza Canciulli. Le due donne nel marzo scorso chiesero a gran voce la possibilità di rico- verare il congiunto in una struttura sanita- ria più vicina a Napoli e soprattutto capace di salvargli la vita. Dopo il ricovero in ospedale avvenuto il 3 agosto di due anni fa, Ciro Lepre più volte è stato trasferito in terapia intensiva per problemi legati anche ad una patologia epatica, così gli avvocati difensori, Luigi Marchionne e Claudio Davino, hanno presentato un’istanza attraverso la quale hanno chiesto gli arresti domiciliari in una struttura ospedaliera attrezzata per il loro assistito. Richiesta che però è stata parzialmente respinta. Ora dopo diversi ricorsi è stata accordata a Ciro Lepre la possibilità di essere trasferito nel reparto dell’ospedale delle Molinette per essere seguito al meglio dal punto di vista medico ma solo se sottoposto a braccialetto elettronico. La famiglia attendeva, quin- di, il trasferimento a breve di Ciro Lepre in Reparto ma per ora resta ricoverato nel Centro Clinico Carcerario. Il motivo? Non ci sono braccialetti elettronici disponibili e per ora non è consentito dunque il regime detentivo dei domiciliari.