A processo cinque medici dell’ospedale di Battipaglia per la morte di Raffaele Bellizia, il 50enne che nel luglio del 2013 morì, stroncato da un malore, tre giorni dopo essere stato dimesso dall’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia dove era stato ricoverato per accertamenti cardiaci. Per il gup Pellegrino, che ha raccolto l’imputazione coatta stabilita dalla collega Renata Sessa ha deciso di rinviare a giudizio i camici bianchi che avevano avuto in cura lo sfortunato 50enne. Compariranno davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente Montefusco) il prossimo 8 novembre. Ammesse le parti civili assistite dall’avvocato Bruno Romano. Alla sbarra i quattro cardiologi che seguirono Bellizia durante il ricovero e il primario, presunto partecipe di una condotta che non tenne conto di alcuni valori anomali emersi dalle analisi cliniche. Era stato dimesso dopo sette giorni di ricovero con una diagnosi di sindrome coronarica e il consiglio di praticare per suo conto una scintigrafia da sforzo, che purtroppo non ebbe il tempo di fare.