Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, arrivera’ con il treno presidenziale, di cui il museo conserva la storica vettura numero 10, dorata in occasione delle nozze del principe Umberto con Maria Jose’. E la prima accoglienza che ricevera’ sul piazzale, sara’ quella della statua di Ferdinando II di Borbone, alta 4 metri e in ghisa, fusa nell’opificio nel 1852 per omaggiare il sovrano che con un editto del 1943 destino’ il’ Reale opificio meccanico, pirotecnico e per le locomotive’, fondato nel 1840, alla creazione e manutenzione dei “carri e wagons che percorreranno la nuova strada ferrata Napoli-Capua”, come si lege nel documento. Sara’ cosi’ che prenderanno il via le giornate speciali al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa volute da Ferrovie dello Stato per festeggiare la conclusione del restauro architettonico dell’intero complesso. Un luogo sospeso tra terra e mare dove in sette padiglioni e 36mila metri quadrati (di cui 14mila coperti) si e’ realizzata una delle piu’ importanti esposizioni europee di locomotive, vagoni e materiale rotabile. Il museo, aperto la prima volta nel 1989 e poi chiuso fino a quando nel dicembre 2013 non si decise di rimettere mano al progetto, sara’ fruibile al pubblico gia’ nel pomeriggio di domani, dalle 15 fino alle 20, e poi sabato e domenica 2 aprile (dalle 9.30 alle 19.30) con un ricco programma di iniziative e biglietto d’ingresso simbolico, a prezzo ridotto.
Ci saranno visite guidate dell’intera collezione museale, con la possibilita’ di ammirare le ultime locomotive e carrozze d’epoca completamente restaurate; un “viaggio virtuale” della mitica Bayard (la locomotiva gemella della Vesuvio che il 3 ottobre 1839 inauguro’ la storia delle ferrovie italiane, percorrendo in 10 minuti il tratto di strada tra Napoli e Portici con a bordo il re Ferdinando II e la sua famiglia), una innovativa attrazione multimediale con effetti audio e video; la proiezione del cortometraggio “Un Viaggio Lungo 100 anni” di Pupi Avati, nella sala cinema al Padiglione E; un giro nel Museo a bordo del Bayardino, trenino su ruote; la mostra delle divise storiche FS, in Sala Macchinari d’Officina; la mostra fotografica “I Viaggi sul treno presidenziale”, nel suggestivo padiglione G, conosciuto come la Cattedrale per le sue imponenti arcate a sesto acuto tipiche delle chiese, costruito nel 1840 e il piu’ antico edificio del complesso, nel quale e’ in genere custodita Bayard con le prime locomotive italiane a corrente alternata trifase, ma anche plastici fra cui Trecentotreni, lungo 18 metri e largo 2; il percorso della locomotiva a vapore lungo i binari del viale centrale, dalla Statua di Ferdinando II al padiglione che ospita il punto ristoro, un ristorante con solo prodotti campani a chilometro zero e una tettoia antica che viene dalla stazione di Fiorenzuola d’Arda. Ma ci sono anche rappresentazioni musicali a cura degli alunni di una scuola elementare della zona, personaggi in abiti del ‘700 e ‘800, street food sulla terrazza sul mare, sabato, e domenica la possibilita’ di arrivare al Museo dal centro di Napoli a bordo delle carrozze d’epoca Centoporte o Corbellini trainate da una coppia di locomotive elettriche E626.