Napoli, agguato al rione Traiano contro Bianco e quel filo rosso sangue che lo lega alla faida di Scampia

L’agguato di sabato sera al rione Traiano in cui sono rimasti feriti Pasquale Bianco e il 68enne Gennaro Di Peso, colpito da un proiettile vagante è il segnale della nuova e preoccupante escalation criminale in atto nella zona. Non a caso il 3 marzo scorso la polizia recuperò una pistola Hecler calibro 7.65  di colore nero completa di caricatore con 6 cartucce  nel corso di un servizio di controllo del territorio nella via Tertulliano. In quella occasione un gruppetto di ragazzi in sella ad alcune moto erano riusciti a fuggire lasciando l’arma durante la fuga. E prima del maxi blitz del primo febbraio con gli 88 arrestati del clan Puccinelli-Petrone, c’era stata un’altro ferimento. Quello a Massimiliano De Solda  del 27 gennaio. Tutti segnali della frizione in atto tra il gruppo dei Puccinelli-Petrone e i Cutolo. E sabato sera si è tornato di nuovo a sparare. Il fatto che molti dei pusher arrestati nel maxi blitz siano stati scarcerati, in gran parte posti agli arresti domiciliari, sta causando le nuove frizioni tra gli storici del clan Puccinelli-Petropne e quelli che dopo gli arresti stavano occupando gli spazi lasciati liberi. Ma non è stato così dopo le dicsioni del Riesame. E ora la tensione è di nuovo alta. Pasquale Bianco, vittima designata dell’agguato di sabato sera non è un personaggio di secondo piano. Anzi. Storicamente legato al clan Di Lauro, originario di Secondigliano, Pasquale Bianco era un tempo braccio destro di Vincenzo Iorio, ucciso il 20 dicembre del 2004 durante la prima faida di Scampia a Casavatore all’interno della pizzeria ‘Il paradiso’: faceva parte del clan Di Lauro. Pasquale Bianco era imparentato con Iorio avendo sposato la figlia del fratello.Bianco era stato arrestato nel 2009 a  Montesilvano in abbruzzo nel corso di un blitz che portò in carcere una dozzina di persone tra cui il boss Carmine Iorio, detto Ricchitella, di 47 anni fratello di Vincenzo. Bianco era l’uomo fidato di di Iorio ed era attraverso di lui che la droga partiva dal rione Traiano ed arrivava in provincia di Pescara e di Teramo. Gli investigatori non escludono che l’agguato in cui è stato ferito Bianco sia riconducibile anche alle frizioni in atto tra le nuove leve della camorra di Scampia e Seecondigliano e che l’agguato sia avvenuto al rione Traiano solo perchè è stato più facile colpirlo in quella zona. Gli inquirenti stanno anche visisonando telecamere private e di uffici pubblici presenti in zona per cercare immagini utili alle indagini da poter risalire ai killer.

 


Articolo precedenteNapoli, raid al corso Secondigliano: ferito un 44enne
Articolo successivoTerra dei fuochi: al via #selfiecare lo screening Asl in 32 comuni del Napoletano