L’abbattimento della prima Vela di Scampia entro l’estate “e’ un risultato straordinario”. Omero Benfenati del Comitato Vele commenta cosi’ all’agenzia Dire la notizia dell’abbattimento della prima Vela entro l’estate e lo sblocco dei fondi per finanziare la riqualificazione di Scampia. “Da anni portiamo avanti la battaglia per abbattere quei mostri di cemento – racconta – che rappresentano il male di Scampia. Ormai sono conosciute in tutto il mondo ma raffigurano solo quella parte negativa della citta'”. Omero, attivo nel Comitato Vele sin dalla sua costituzione, racconta come in quelle palazzine dell’inferno nella periferia di NAPOLI in realta’ ci sia “un’umanita’ straordinaria, sono famiglie che lottano, che non si arrendono, che si spendono per riappropriarsi di una dignita’ perduta”. I residenti delle Vele sono convinti che l’attenzione istituzionale degli ultimi anni sia dovuta “a chi dal basso – dice – costruisce un progetto serio, un’alternativa alle politiche di palazzo che non conoscono i territori. Insieme al sindaco de Magistris abbiamo dimostrato che si puo’ costruire dal basso un progetto che le istituzioni recepiscono”. Negli ultimi 10 anni “noi invisibili cittadini delle Vele abbiamo subito infinite discriminazioni ma siamo famiglie, lavoratori, siamo esseri umani che meritano rispetto”. Omero Benfenati e’ convinto che a Scampia serva anche un progetto di riqualificazione serio “per dare una prospettiva occupazione ai padri di famiglia e ai giovani di un quartiere che ha un tasso di disoccupazione tra i piu’ alti d’Europa” e su questo promettono di non fare passi indietro. “La nostra pressione sulle istituzioni non finira’ qui, siamo sempre in allerta perche’ un conto sono le parole e le promesse – precisa – un altro e’ vedere i progetti che si realizzano. Aspettiamo che la prima Vela sia abbattuta poi capiremo chi ha tenuto fede alle promesse fatte”.