Carmine Cerrone ‘o pezzotto e la sua holding di ricettazione già in estate sapevano di avere le forze dell’ordine al- le calcagna. Le vetture rubate scomparivano con sempre maggiore frequenza e talvolta nel giro di poche ore, segno che i nascondigli non erano più così sicuri. Non solo, i componenti del commando, in primis Antonio Reale e Maurizio Spinelli, già da alcuni giorni avevano notato degli “strani” movimenti: erano i pdinamenti dei carabinieri che stavano lavorando alla maxi-inchiesta che tre giorni fa portato all’azzeramento della banda di Scampia. Ma gli specialisti del cavallo di ritorno avevano provato a correre ai ripari fissando nuove modalità e tempistiche per incassare le odiose estorsioni.
Il 15 giugno 2016 Cerrone, nonostante gli arresti domiciliari, si ritrova al consueto posto di comando: il balcone della propria abitazione. “’O pezzott” parla di affari con Spinelli, Reale e Massimo De Luca, vale a dire i suoi uomini di fiducia.
Spinelli: «Quella là, dove stava la Y10, non c’è più».
Cerrone: «Ma non dovevi metterla lì vicino…».
Reale: «Fino alle dieci di ieri sera stava ancora lì. Abbiamo perso la Fiesta».
Cerrone: «Allora è rimasta solo la Dacia Sandero».
Spinelli: «Vado a mangiare, poi alle tre vado a vedere lì sopra se ci sta ancora».
Preso atto del fatto che la vettura non è stata ancora ritrovata dalle forze dell’ordine, i ricettatori di Napoli Nord ragionano quindi sul da farsi.
Reale: «La Sandero è a posto». De Luca: «Adesso questo la macchina la toglie da lì domani mattina».
Reale: «Sono problemi suoi, altrimenti dobbiamo prendere prov- vedimenti».
Cerrone: «Per trovare le macchine in questi posti vuol dire che tengono qualcosa sopra (dispositivo satellitare, ndr)».
Reale: «Ti sto dicendo che ho tolto tutto».
De Luca: «Maurizio, dimmi tu cosa dobbiamo fare».
Cerrone: «Te li do io i soldi, però aspetto fino alle due ma non facciamo a scalare. Se per le tre la macchina se ne va voglio i soldi indietro».
Poche ore dopo, i carabinieri avvistano Spinelli in zona Ponti Ros-i, proprio nei pressi di una Dacia Sandero che risulterà rubata e che viene dunque restituita al legittimo proprietario. Il malvivente, però, capisce di essere sotto osservazione e si dilegua rapidamente. Lo stesso Cerrone capisce che qualcosa non va: «Alle 14,30 Maurizio ha visto la Sandero, alle 16,10 non c’era più. Non è mai successo, è una cosa incredibile. Da adesso non si fa che mi porti l’auto e te la pago, ma che me la porti e te la pago la sera, perché secondo me vi stanno addosso».
(nella foto da sinistra Maurizio Cerrone ‘o pezzotto, Massimo De Luca e Maurizio Spinelli)