“Non aspetteremo le calende greche, saro’ presto al quartiere Sanita’, dopo l’invito del presidente della Terza Municipalita’. Pero’ ci andro’ dopo aver fatto delle cose, e’ bello ricostruire un patrimonio di fiducia mettendosi al lavoro e facendo cose”. A dirlo e’ Marco Minniti, ministro dell’Interno, durante una riunione del comitato provinciale sull’ordine pubblico e la sicurezza a cui hanno partecipato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il prefetto Carmela Pagano, il questore Antonio De Jesu e una delegazione dei presidenti delle dieci municipalita’ di Napoli presieduta da Ivo Poggiani, presidente della municipalita’ in cui ricade il quartiere della Sanita’. “Non e’ ordinaria la presenza dei municipi a questi tavoli – spiega il ministro – ma ci sembrava importare dare un segnale di attenzione forte alla comunita’, il problema della sicurezza a Napoli e’ il primo da affrontare arrivando in citta'”. Minniti, dopo aver presentato un pacchetto “organico di misure – commenta – per ripristinare l’ordine pubblico” spiega di non apprezzare “le coniugazioni al futuro” e di voler mettersi al lavoro “da subito”. Il ministro e’ sicuro che il tema della sicurezza non possa prescindere dall’attenzione per i temi sociali: “l’argomento dell’obbligo scolastico nei quartieri a rischio – sottolinea – e’ un elemento cruciale che riguarda da vicino anche il ministero dell’Interno”.
“Mi auguro che la presenza di Minniti a Napoli non sia stata una passerella”. Cosi’ Ivo Poggiani, presidente della Terza Municipalita’ di Napoli, in cui ricade il rione Sanita’, che oggi ha presieduto la delegazione delle dieci Municipalita’ che hanno incontrato il numero uno del Viminale in prefettura. Marco Minniti “ha concordato l’impostazione mia, del quartiere e del sindaco che i militari in piazza e’ inutile che ci siano. Serve, piuttosto, rafforzare il controllo del territorio. Per questo – aggiunge – abbiamo invitato Minniti a venire alla Sanita’ e inviteremo anche De Vincenti. L’idea e’ organizzare tra un mese o un mese e mezzo un dibattito pubblico. Intanto, ci ha promesso che rafforzera’ le forze dell’ordine e io, in generale, mi attendo una risposta forte dello Stato, una presenza forte. Non ci bastano interventi spot”.