Tra mille difficolta’ abbiamo assegnato 188 alloggi, che io sappia, gli uffici composti da persone attente, sempre a contatto con l’Avvocatura, hanno applicato la normativa. Se in questa normativa regionale ci sono delle lacune, e’ l’occasione per intervenire, se invece ci sono stati degli errori siamo una casa di vetro”. Cosi’ Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito alla notizia lanciata da Il mattino sul caso delle nuove case popolari assegnate a famiglie di pregiudicati per i reati di camorra. il primo cittadino ha dovuto rispondere alle numerose critiche sul caso Scampia. “Verificheremo se ci sono degli errori, anche se dalle notizie che abbiamo avito stamattina non ce ne sono – ha ribadito – e ci tuteleremo in ogni sede da chi danneggia l’immagine della nostra citta'”. Sulla vicenda e’ intervenuto anche il neo questore di Napoli, Antonio De Iesu: “non ho gli strumenti per commentare perche’ non conosco la vicenda ma va approfondita e verificata. Non posso fare una mia valutazione, spetta alle autorita’ giudiziarie, ma se c’e’ stata l’assegnazione di case alla criminalita’ organizzata dobbiamo attendere provvedimenti”. Dura la posizione del comune di Napoli, Andrea Santoro (FDI-AN): “L’intera citta’ e’ sconcertata. Secondo Il Mattino un alloggio potrebbe essere stato destinato alla famiglia di Davide Francescone un camorrista indagato per l’omicidio di Antonio Landieri, ragazzo disabile vittima innocente della prima faida di Scampia, morto a soli 25 anni perche’ erroneamente scambiato per un appartenente ad un clan rivale nel corso di una stesa”. “Mi auguro che la Procura della Repubblica voglia approfondire ogni singolo aspetto di questa vicenda – ha concluso Santoro – per appurare se ci siano state forzature indebite, di qualsiasi natura, nella predisposizione delle graduatorie dei beneficiari degli alloggi pubblici di Scampia”.
“E’ una situazione che va approfondita, non posso fare una mia valutazione, spetta alle autorità giudiziarie”. Così Antonio De Iesu, questore di Napoli, in merito alla vicende delle case popolari assegnate a malavitosi. La notizia è riportata dal quotidiano Il Mattino, che parla di almeno tre casi in cui famiglie di malavitosi hanno ottenuto l’assegnazione di abitazioni popolari grazie al meccanismo delle occupazioni abusive e della successiva sanatoria. Dopo che i funzionari dell’ufficio casa non avevano voluto firmare, l’assegnazione è stata decisa dal dirigente del settore, dopo un parere dell’avvocatura comunale. “Se c’è stata l’assegnazione di case alla criminalità organizzata – ha affermato – occorre attendere provvedimenti”. “E’ chiaro che se le case sono state assegnate senza criterio a soggetti che non ne hanno i titoli – ha aggiunto – ci saranno dei risvolti”.
(nella foto le nuove case popolari e nel riquadro davide francescone)