“Formule magiche” contro la camorra non esistono, ma “negli anni ci sono state molte mutazioni”. A parlare è Antonio De Iesu, da poco questore di Napoli, che dice: “Non è questione di politiche, ma di strategie di contrasto che devono essere flessibili. Le dinamiche criminali devono essere analizzate giorno per giorno”. “In Sala operativa lavorano gli agenti ogni giorno con un sistema informatico che non solo archivia, ma con un algoritmo fa ipotesi di previsione per esempio per fascia oraria o per zona”. “La strategia di contrasto prevede questa analisi anche perché le pattuglie devono esser guidate nel loro lavoro – sottolinea – C’è lavoro intelligence sul territorio con un’impostazione e un approccio il più scientifici possibile”. In molti territori della città , spiega, sono stati raggiunti importanti risultati, “come a Scampia, Ponticelli, Pianura, nella Sanità , grazie al lavoro di investigazione di tutte le forze dell’ordine”. Vale, però, “la teoria dei ‘vasi comunicanti'”, quindi, accanto alla repressione serve un cambio di passo continuo da parte di tutti: “Contestualmente alla repressione, serve che crescano il senso civico, di responsabilità , di legalità ”. “Sono stati messi a segno importanti risultati – ha affermato – ma se il tessuto sociale non prende consapevolezza e non migliora la qualità sociale chiaramente la repressione, anche se esercitata in maniera efficace, non può sostituirsi all’evoluzione sociale, economica e culturale di questa città ”. “Oggi Napoli è molto più attrattiva rispetto al passato, è piena di turisti, ho colto un dinamismo turistico – ha detto – e l’Amministrazione comunale ha davanti a sé la sfida di migliorare economia della città perché diversamente non si migliora”.
Il summit di camorra nel rione Sanità , interrotto ieri dai Falchi, rientra nei servizi di controllo del territorio portati avanti dalla polizia, insieme con i carabinieri e la GdF volti a “saturare” l’area e a contrastare l’attivismo di clan camorristici locali. Nel pomeriggio di ieri, i Falchi sono intervenuti nel cortile di uno stabile, dove era stato intercettato un gruppo di sette giovani sospetti, tutti pregiudicati e contigui al clan Vastarella. Alla vista degli agenti hanno tentato di fuggire, ma sono stati bloccati dai Falchi, insieme con altre unità del Reparto Prevenzione Crimine. Due dei sette pregiudicati sono stati arrestati. Ora stiamo lavorando per capire come mai quei 7 pregiudicati fossero lì, in quello stabile”. Nel Rione Sanità , ha inoltre fatto sapere il questore, “stiamo andando a saturazione e manterremo questo stato di cose per il tempo necessario a garantire a quella realtà di far emergere la parte sana”. In quell’area si sta lavorando ‘”in forte sinergia con i carabinieri e tutte le forze dell’ordine”. Sono in corso approfondite indagini volte a delineare le motivazioni di quello che si può definire un vero e proprio “summit”, propedeutico presumibilmente alla consumazione di eventi criminosi.