“Brigadiè, non tengo i soldi neanche per pagare il funerale al mio bambino, perciò sono andato a rubare”. Cristian Pizzolante 29enne del Rione Traiano ha cercato di giustificarsi cosi agli agenti della pattuglia dell’ufficio prevenzione generale della Questura di napoli che lo avevano appena arrestato insieme con un complice dopo un inseguimento. L’uomo era stato sorpreso con Angelo Monfrecola 35enne di Soccavo mentre stavano scassinando un pub al Vomero. Pizzolante è il padre del bambino di appena quattro mesi trovato senza vita nella culla dalla madre lunedì mattina a Scampia. La donna si era trasferita a casa della madre dopo un litigio con il marito. Sulla morte del piccolo la magistratura ha aperto un’inchiesta e ora sarà l’autopsia a stabilirne le cause. La morte del figlioletto lo aveva sconvolto e sul suo profilo facebook gli aveva dedicato due post “come faccio a vivere senza di te”. Ma dopo aver elaborato il lutto ha deciso di “mettersi al lavoro” e insieme con il complice di compiere il furto andato male perché dopo l’inseguimento sono stati entrambi catturati. Pizzolante e Monfrecola sono stati processati per direttissima e condannati ad un anno e sei mesi, da scontare agli arresti domiciliari. Poi ieri pomeriggio sul profilo Facebook di Pizzolante è comparso un altro post, ancora una volta dedicato al bambino: “Figlio mio, scusa, ho fatto una sciocchezza, mi manchi tanto. Io sono poco di buono ma devo cambiare per i tuoi fratellini. Sei il mio angelo custode, altrimenti a quest’ora non sarei a casa. Riposa in pace, angelo di babbo”.