Napoli. Tesseramento sospetto il vicepresidente della commissione garanzia chiede l’annullamento delle tessere dei quartieri napoletani di Miano fatti il 28 febbraio, tutte le nuove iscrizioni di Bagnoli e le 32 tessere sospette di San Carlo Arena.  “Gli anticorpi hanno funzionato, altrimenti questo partito dovevamo chiuderlo” ha detto Vincenzo Serio, vicepresidente della Commissione di garanzia del Pd di Napoli – il presidente Massimo Carrano si è dimesso – spiegando i due provvedimenti più importanti assunti oggi dall’ufficio adesioni del partito metropolitano, riunito per analizzare il tesseramento a Napoli e provincia. Decisioni in linea, dunque, con quanto già annunciato dalla segreteria provinciale del Pd e da Emanuele Fiano, inviato da Roma che tornerà nei prossimi giorni a Napoli. “Abbiamo licenziato – dice Serio – le pratiche sospese, passando tutto alla commissione per il congresso che si riunisce oggi. A Miano abbiamo eliminato tutte le tessere sottoscritte il 28 febbraio. Non potevamo invece annullare tutto il tesseramento nel quartiere, perché negli altri giorni l’andamento era stato regolare. A Bagnoli abbiamo deciso di sospendere tutte le nuove adesioni, ritenendo validi solo i rinnovi: lì c’era stato un picco inspiegabile di tessere nuove, un andamento drogato e per questo abbiamo ammesso solo chi già aveva la tessera del Pd. Per San Carlo all’Arena non abbiamo accettato le 32 tessere dell’ultima ora”. “Per quanto riguarda le tessere online – spiega Serio – la cosa è all’esame dell’ufficio nazionale del Pd che sta esaminando sulla piattaforma web i casi di Castellammare di Stabia, Pomigliano e Mariglianella. Noi sul tesseramento online non possiamo intervenire. Iscrivendosi sul web, in zone dove non esiste fisicamente un circolo, la situazione è fuori controllo”.