Pizzo ad Ercolano, il commerciante: “Per la consegna devo andare alla Moquette?”

Nonostante la vittima abbia negato di aver subito richieste estorsive,” ritiene il Collegio – è scritto nellordinanza-che il contenuto della conversazione dia inequivocamente sostegno alla prospettazione accusatoria deponendo in tal senso tutta una serie di elementi tra cui: il riferimento a qualcosa che la vittima deve mandare ad un tale “Giorgio” secondo quanto appare sia stato riferito da emissari; la circostanza che questo “Giorgio” sia persona non conosciuta dal commerciante ma ben nota a Luigi Luigi Nocerino il quale pur rassicurando l’interlocutore evita di parlare apertamente al telefono, come dichiara esplicitamente (“questo è il telefono mio, non posso”); la circostanza che questa consegna debba avvenire nella “Moquette”, storica roccaforte del Clan “Asciane-Papale”, sistematicamente dedito ad attività estorsive nell’ambito delle quali è attivo, a livello apicale, Luigi Nocerino. Trattasi di elementi che, nella loro convergenza, integrano il necessario livello di gravità indiziaria, non potendo sottacersi che la vittima si limita a negare senza fornire alcuna spiegazione alternativa del fatto.
Anche in questo caso, le modalità del fatto con l’intervento di un soggetto di caratura apicale quale Luigi Nocerino e la consegna da effettuarsi alla “Moquette”, luogo di sicuro riferimento al clan camorrista “Ascione-Papale” consentono di ritenere la valenza tipicamente camorrista dell’azione oltre all’intento di agevolare il sodalizio, di tal che anche questa vicenda estorsiva è chiaramente aggravata dal metodo mafioso”. La telefonata tra Luigi Nocerino e il commerciante del 4 marzo 2008 è emblematica:
Luigi: Tutto a posto?
Commerciante: E no
Luigi: Cosa è successo?
Commerciante: E quello hanno detto che li devo mandare a Giorgio, chi è questo Giorgio?.
Luigi: Il compariello vostro
Commerciante: Chi è il compariello mio?
Luigi: Il lato di là
Commerciante: Giorgio?
Luigi: Eh
Commerciante: Ma chi è Giorgio?
Luigi: È il… com’è…incop…questo…questo è il telefono mio, non posso…uhe
Commerciante: Eh, ma dimmi chi è, ora stiamo in un telefono mio, cosa vuoi? Parliamo italiano
Luigi: (ride) Giorgio… io figlio di Andrea
Commerciante: Il figlio?
Luigi: Di Andrea, quello del lato di sotto
Commerciante: Ah, devo andare…devo andare nella Moquette?
Luigi: A posto, a posto.
Commerciante: Va bene, ciao
Luigi: ok?
Commerciante: Ciao, ciao
Luigi: Ciao


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