Pompei, imprenditore si era armato dopo una rapina in casa: arrestato e scarcerato dal Riesame

Compra una pistola per difendersi dalle rapine, ma non ha il porto d’arma: imprenditore edile arrestato e scarcerato. I giudici della decima sezione del Riesame di Napoli, nella giornata di ieri, hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip lo scorso 12 marzo a carico di Antonio Alessandro Grasso, 35enne residente in periferia, zona Crapolla, e molto noto in città.
L’uomo, dopo una perquisizione domiciliare effettuata dai carabinieri, fu arrestato con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni: una semiautomatica 7,65, probabilmente di origine slava, perfettamente funzionante e con il caricatore pieno di 31 cartucce dello stesso calibro. L’imprenditore, una volta scattate le manette ai polsi, provò a difendersi dalle accuse, raccontando agli inquirenti di aver acquistato la pistola quasi per “legittima difesa”.
In pratica, il 35enne, poco prima dell’arresto, aveva subito una violenta rapina in casa, con tanto di arma da fuoco puntata contro. La tesi, sostenuta dalla sua difesa (avvocato Guido Sciacca), aveva convinto il giudice, dapprima, a concedergli i domiciliari. Infine, ieri, Antonio Alessandro Grasso è tornato in libertà. Decisiva, per la scarcerazione decretata dal Riesame, anche la produzione in aula dei filmati che documentavano la rapina subita dall’imprenditore, con tanto di pistola puntata contro.

 Monica Barba


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