“Io dovevo solo catalogare le polizze, ho lavorato in quell’ufficio appena due mesi”. V.A. è la testimone chiave al processo contro la cricca della false polizze assicurative, che aveva la sua base a Boscoreale, in via Luigi Oliva, presso l’agenzia “Multiservice”, già sequestrata, e gestita dai capi-promotori Vincenzo e Umberto Ambrosio. Più di 300 erano le false polizze scoperte dai carabinieri della stazione di Boscoreale durante le indagini condotte agli ordini del maresciallo Massimo Serra, per un giro d’affari vicino ai 500mila euro e frutto di modalità operative a dir poco originali. “Ricordo che dovevo mettere dei nomi vicino ad ogni pratica, erano i broker che ce le portavano”.
Insieme agli Ambrosio (padre e figlio di 50 e 30 anni), alla sbarra ci sono Luigi Ascione di Volla, Gennaro Cerbone di Carsoli (L’Aquila), Giuseppe Esposito di Poggiomarino, Lucio Ferraro di San Gennaro Vesuviano, Keila Mollica di Poggiomarino, Antonio e Ciro Madonna di Cercola e Ercolano, Ciro Russo di Pomigliano d’Arco, Luca Serafino di Striano, Carlo, Giovanni e Salvatore Tufano di Piazzolla di Nola, Maria Vitiello di Boscoreale e Salvatore Vorraro di Poggiomarino. Tutti sono a processo perché accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a falsificare documenti assicurativi e falso in scrittura privata.
C’era anche una società con sede legale in una cabina del telefono. Attraverso un doppio passaggio di proprietà, per il tempo necessario alla stipula dei contratti R.C.A, le autovetture dei clienti, quasi tutti ignari della truffa, venivano infatti intestate a società, aziende, associazioni no profit e cooperative create solo sulla carta.
Le sedi delle società ‘bluff’ erano ruderi, abitazioni di privati. Stratagemma che consentiva al gruppo di evitare che le polizze ritornassero alle compagnie assicurative emittenti (Genertel, Donau, Sara, Carige, Alleanza-Toro e Unipol). Questi ultimi, poi, si avvalevano dell’abbonamento al servizio “seguimi” di Poste Italiane, per ricevere comunicazioni circa tutti i contratti venduti.