Scafati. “Non arrestate l’ex sindaco Aliberti”: la richiesta del procuratore generale della Cassazione per l’ex primo cittadino di Scafati, per il fratello Nello Maurizio Aliberti e per Luigi e Gennaro Ridosso è stata formulato poco dopo le 11 di stamattina. Alla base della richiesta motivi tecnico procedurali per i quali – secondo il procuratore generale – il procedimento giudiziario deve ritornare di nuovo al Tribunale del Riesame per un’integrazione relativa alle esigenze cautelari che non sarebbero adeguatamente motivate. Il succo di un’intensa mattinata nella quale i difensori dei quattro indagati hanno battagliato su questioni tecnico – giudiriche per evitare l’arresto in carcere per l’ex primo cittadino, indagato per corruzione elettorale e scambio di voto politico mafioso insieme al fratello e ai due esponenti del clan Loreto-Ridosso. Il presidente della sesta sezione della Corte di Cassazione, dottoressa Rotundo, dopo aver ascoltato la relazione del relatore la dottoressa Criscuolo, del procuratore generale e dei difensori si è riservata la decisione che è attesa in serata. Il procuratore Generale ha chiesto il rigetto del ricorso del pubblico ministero Vincenzo Montemurro della Dda di Salerno ed ha chiesto alla corte di accogliere il ricorso dei difensori dei due Ridosso – Gennaro Ridosso è difeso dagli avvocati Dario Vannetiello e Pierluigi Spadafora e Luigi Ridosso dagli avvocati D’Avino e Michele Sarno -, mentre l’ex sindaco di Scafati è difeso dagli avvocati Giovanni Aricò e Agostino De Caro. Era presente l’avvocato Antonio D’Amaro per Nello Maurizio Aliberti. Il Riesame di Salerno aveva accolto l’appello del pm Vincenzo Montemurro, dopo il rigetto dell’arresto da parte del Giudice per le indagini preliminari, Donatella Mancini, nei confronti di Pasquale Aliberti, Luigi e Gennaro Ridosso, mentre aveva rigettato l’appello per Nello Maurizio Aliberti. La camera di Consiglio nella quale si sono discussi i ricorsi sia degli indagati che della Procura antimafia sui punti non accolti dal Riesame, si è conclusa verso le 12 di stamattina.
La decisione dei giudici della Corte di Cassazione è attesa in serata. (segue)
Rosaria Federico