Sarà l’indagine dei carabinieri della tenenza di Scafati a stabilire l’esatta dinemica dell’ennesimo incidente sul lavoro che ieri sera ha causato la morte di Gennaro Sorrentino, 32 anni avvenuto nello stabilimento de “La Tecnica del Vetro”, una fabbrica situata all’interno dell’ex Copmes di via Domenico Catalano. La giovane vittima è rimasta schiacciata da una grossa lastra di vetro, caduta improvvisamente da un macchinario, da un’altezza di circa due metri.Purtroppo per lui si è rivelata inutile corsa verso l’ospedale di Nocera dove è morto pocod dopo a causa delle lesioni interne. La famiglia del 32enne è molto conosciuta e stimata nella frazione San Pietro di Scafati, dove il ragazzo era nato e cresciuto, viveva in via Leopardi. Si era sposato ad agosto scorso con Antonella Infante, originaria di Castellammare di Stabia. I due sognavano di avere un figlio. Aveva lavorato nella Mexall Progress, storica azienda scafatese di porte e vetri, prima di trovare impiego nella nuova azienda i cui titolari sono originari di Pimonte. Sorrentino, secondo una prima ricostruzione dei fatti, non si sarebbe accorto che il macchinario con cui stava lavorando ha mollato la lastra di vetro tenuta in bilico e che poi lo ha ucciso. Adesso bisognerà comprendere se il giovane avesse rispettato tutti gli standard di sicurezza previsti dalla legge e se l’attrezzatura utilizzata dal trentaduenne rispettava la normativa in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro.