Sono stati sottoposti all’esame dello Stube il 33enne Antonio Esposito e il 23enne Paolo Mocerino, i due pregiudicati di Brusciano arrestati la notte scorsa dopo che erano rimasti feriti in un conflitto a fuoco nelle palazzine della 219 e dopo che nella fuga aveva tentato di rapinare un’auto, nonostante fossero feriti. I carabinieri di Castello di Cisterna che stanno coducendo le indagini son convinti che i due hanno avuto un vero e proprio scontro armato con le persone che probabilmente dovevano essere invece vittime di un loro agguato. Il curriculum criminale dei due e i legami in modo particolare di Esposito legato al capoclan di Brusciano parlano chiaro. Poi il fatto che fossero armati di tutto punto con un vero e proprio “kit del killer” composto da pistole, giubbotti antiproiettile, guanti in lattice, scaldacollo per nascondersi il volto e soprattutto un binocolo che probabilmente serviva per osservare le mosse dell’obiettivo da colpire, fa propendere gli investigatori inq uella direzione. Qualcosa deve essere andato storto nei loro piani e invece di compiere l’agguato sono rimasti loro vittime degli avversari. Ora Mocerino è rinchiuso nel carcere di Poggioreale mentre Esposito è piantonato in ospedale in attesa dell’intervento chirurgico per estrargli i propriettili che ha conficcato nella gamba e nel gomito. I carabinieri stanno indagando per capire cosa esattamente è accaduto.