Tentata concussione nelle nomine delle Asl: chiesto il processo per il manager voluto da De Luca

Tentata concussione ai danni di tre ex commissari di ospedali e Asl della Campania. Questa e’ l’accusa per la quale il pm di Napoli Giancarlo Novelli ha chiesto al gip il rinvio a giudizio per Enrico Coscioni, cardiochirurgo del nosocomio Ruggi di Salerno e consigliere in materia sanitaria del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Si tratta dell’indagine per presunte pressioni esercitate da Coscioni per ‘spingere’ sulla nomina di tre manager di Asl. In particolare, cosi’ come si legge nel capo di imputazione, Coscioni avrebbe esercitato pressioni su Salvatore Panaro, commissario dell’Asl Napoli 3 Sud, con l’invito a rassegnare le proprie dimissioni “per evitare un contezioso”, apostrofandolo: “che ci parli a fare con Postiglione tanto tra tre giorni ti mandiamo via, nessuno ti vuole, i sindaci non ti vogliono, tu devi andare via”. Stesse pressioni le avrebbe esercitate ai danni di Patrizia Caputo, commissario dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dicendo “L’onda e’ partita e verrete sostituiti tutti” nel comunicarle che avrebbe dovuto presentare una lettera di dimissioni al presidente della Regione. Infine pressioni anche su Agnese Iovino, commissario straordinario dell’Asl Napoli 2 Nord, dicendole che a suo sfavore non c’era nulla di personale ma che era solo un problema di schieramento politico. L’inchiesta prende le mosse a marzo 2016, quando Coscioni viene iscritto nel registro degli indagati dopo un esposto presentato da Salvatore Panaro per raccontare le pressioni subite. A maggio il cardiochirurgo fu ascoltato dal pm e si difese dicendo che quelle che rivolgeva ai commissari erano solo indicazioni e non imposizioni. Il reato contestato e’ tentato, perche i tre commissari non si sono dimessi anche se sono stati allontanati in seguito dalle loro sedi.


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