Uccisero un diacono durante una rapina: sconto di pena per gli assassini “Vesuviani”

Sconti in secondo grado per gli imputati in tribunale per l’omicidio dell’ex diacono Patrizio Barlone a Monte San Biagio. Salvatore Avola, Carmine Marasco e Antonio Imperato,i primi due di Torre del Greco e il terzo di Ercolano considerati gli esecutori materiali del delitto, dopo la condanna di primo grado e con rito abbreviato a trenta anni, sono stati condannati in Appello a diciotto anni. Salvatore Scarallo, di Napoli e il 53enne Aldo Quadrino, di Fondi ritenuti i mandanti della rapina finita male, sono passati da venti a quindici anni di pena. Cambia infine la posizione dell’ultima imputata, l’unica donna del sodalizio criminale, Vincenza Avola, sorella di Salvatore, condannata in primo grado a sei anni limitatamente al reato di rapina. I giudici della Corte d’Appello hanno quindi ridimensionato le accuse. “Don” Patrizio Barlone venne malmenato e ucciso nel febbraio di due anni fa mentre a Monte San Biagio erano in corso i festeggiamenti per l’ottavario del santo patrono. Raggiunto in casa, venne picchiato a sangue. Si trattò di una rapina finita male.

I giudici della Corte d’Appello hanno quindi ridimensionato le accuse. Secondo il castello accusatorio l’agguato fu messo a punto da Quadrino, contadino titolare di un frantoio a Fondi, a cui Patrizio Barlone aveva prestato la somma di 25.000 euro. Soldi di cui l’uomo avrebbe preteso insistentemente la restituzione, al punto da convincere il cinquantatreenne a “ingaggiare” complici di Ercolano e Torre del Greco per portare a termine una rapina ai danni del diacono di Latina. Il commando dei “vesuviani” entrò in casa dell’uomo per portare via contanti e preziosi. La rapina degenerò: i malviventi aggredirono e pestarono a sangue Patrizio Barlone. Poi fu legato e imbavagliato con un maglione, mentre una sciarpa intorno al collo gli impediva di respirare e che gli causò l’asfissia mortale.

Nella foto da sinistra in alto Aldo Quadrino, Salvatore Avola, Vincenza Avola,  Antonio Imperato Carmine Marasco e Salvatore Scarallo)


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