Agropoli, la confessione choc dell’assassino del 20enne: “Mi ha detto che non voleva lasciare Cristina e l’ho colpito alla gola”

Ha confessato di aver ucciso il suo amico perché tradito dallo stesso e dalla sua ex dalla quale aveva avuto due figli. Una confessione piena e dettagliata quella dell’italo-tunisino Mrabet Nezar che ha ammesso davanti agli investigatori di aver ucciso due giorni fa il 20enne Marco Borrelli di Agropoli. “Ci eravamo dati appuntamento, con Marco, nei pressi della chiesa Sacro Cuore per un chiarimento. Era stato ac­compagnato, con la macchina, dalla mia ex compagna, che ora aveva intrapreso una relazione sentimentale con lui. Abbiamo iniziato a passeggia­re. Una volta arrivati nei pressi del secondo cavalcavia, ci siamo diretti verso l’area del Parco Le Ginestre. Stavamo ragionando con calma, da vecchi amici. Ma durante il percorso dopo alcune affermazioni di Marco, che non ne voleva sape­re di lasciare perdere Cristina le parole sono diven­tate urla e siamo venuti alle mani. A quel punto ho tirato fuori dalla tasca della felpa un coltello. L’ho fat­to con la mano sinistra, sebbene io non sia mancino, e ho col­pito Marco alla gola. Lui  ha cominciato a vacillare. Ho cercato di tamponargli la ferita, di fermargli l’emorragia, ma il sangue continuava a fuoriuscire dal collo. Marco, impaurito ed agoniz­zante, ha cercato di fuggire ma eÌ€ inciampato ed è caduto. E’ morto in poco tempo. In preda al panico Ho preso il corpo e ho cercato di nasconderlo tra i cal­cinacci e la vegetazione, ma in maniera molto approssimativa, quindi preso il telefono sono scappato via.Ho gettato il coltello li vicino  e poi il telefono di Marco un cas­sonetto, nei pressi del pub Tre Conchiglie”. Domani ci sarà l’interrogatorio di garanzia davanti al gip e contemporaneamente sarà effettuata l’autopsia sul corpo della giovane vittima. Il Cilento resta sconvolto da questo delitto. I due giovani erano molto conosciuti tra Agropoli e Castellabate dove viveva Cristina con i figli dopo la separazione con l’italo-tunisino. E proprio l’affidamento dei figli  e la gelosia è alla base dell’omicidio.

 

(nella foto l’assassino Mrabet Nezar e la vittima Marco Borrelli)


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