Appalto all’Asl di Napoli alla stessa ditta da 28 anni: l’Anac invia una relazione alla Corte dei Conti. L’Autorità Nazionale Anticorruzione invierà alla Corte dei Conti le valutazioni espresse sull’affidamento del servizio di manutenzione del parco automezzi della Regione Campania, gestito da 28 anni dalla stessa ditta, la Bril srl di Napoli. E’ quanto si apprende da una delibera pubblicata sul sito internet dell’Anac e firmata dal numero uno dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone. Spetterà alla Corte dei Conti della Campania accertare la sussistenza di possibili profili di danno erariale perchè la Sma Campania, società in house della Regione che si occupa di prevenzione e contrasto di incendi in aree boschive, e, per un breve periodo, l’Asl Napoli 1 non hanno stipulato alcun contratto con la ditta. La Bril Srl svolge il servizio di manutenzione dei mezzi della Regione, comprese le auto blu, e del Corpo Forestale dello Stato dal 1989 mentre, più recentemente, anche l’ospedale Cardarelli, l’Asl Napoli 1 Centro e la Sma Campania hanno affidato il servizio di manutenzione dei propri automezzi alla società , nell’autofficina di proprietà della Regione Campania che si trova nel quartiere di Fuorigrotta, a Napoli. Sono diverse le anomalie riscontrate dall’Anac rispetto all’appalto vinto da La Bril nel gennaio 2016, che consentirà alla ditta di gestire il servizio di manutenzione del parco auto fino al 2019. Tra le criticità evidenziate dall’Autorità Anticorruzione, una anomala richiesta di fatturato presente nel bando gara: la Regione richiedeva un fatturato maturato per almeno il 50% nella Pubblica Amministrazione, un requisito che, secondo l’Anac, non sarebbe “conforme ai principi di libera concorrenza, parità di trattamento e massima partecipazione alle procedure di gara”.Â
Nei documenti di gara, inoltre, non sarebbero presenti “indicazioni chiare e precise sulle forniture oggetto di offerta” e per alcune voci del disciplinare di gara si indicano delle percentuali di ribasso minimo al disotto delle quali l’offerta non viene valutata: si tratterebbe, secondo l’Anticorruzione, di una violazione al vecchio codice degli appalti. Sarebbe “atipica” anche l’estensione del servizio, oltre che alle auto della Regione, anche a quelle di altri soggetti come il Cardarelli, la Sma Campania e l’Asl Napoli 1. L’Anticorruzione rileva come attraverso questo meccanismo siano stati “affidati in forma diretta” una serie di appalti di servizi “di importo superiore alle soglie comunitarie, con conseguente sottrazione al confronto concorrenziale”. Sul caso della Sma Campania, in particolare, si rileva l’affidamento di un servizio, tutt’ora eseguito dalla La Bril, in assenza di alcun tipo di contratto.