Arzano. Truffa ai danni dell’azienda dei rifiuti: 7 persone finiscono nei guai al comune di Arzano. Coinvolti anche due agenti della polizia locale, quattro netturbini e un pregiudicato. Sotto osservazione le sanzioni comunali e le attività del settore ambiente degli uffici di via Ferrara. Vittima, ancora una volta, l’azienda che gestisce il servizio dei rifiuti in città già finita sotto ricatto della politica per una tentata concussione da 30mila euro che l’azienda denunciò e per questo finita nel mirino. Stavolta, la vicenda riguarda il danno fraudolento che 4 operatori ecologici del comune, un pregiudicato e due vigili urbani, di cui uno di questi ultimi passato negli uffici comunali, avrebbero prodotto all’azienda dei rifiuti trafugando e gestendo in modo illecito materiali ricalcabili dall’Isola ecologica per quanto concerne i netturbini, e per l’omessa denunzia all’AG per quanto riguarda gli agenti finiti nelle intercettazioni della procura. Questo ennesimo avviso di conclusione, non è altro che uno dei filoni che riguardano appunto la tentata concussione ai danni dell’azienda dei rifiuti a cui avrebbe dovuto sottostare in cambio di una sorte di “protezione politica”, e che ha visto finire sotto processo l’ex sindaco Fuschino e l’ex presidente del consiglio Silvestro e che vede come parte offesa il comune di Arzano e l’azienda Senesi Spa che avrebbe avviato anche una richiesta risarcitoria milionaria nei confronti degli indagati. Nella lunghe indagini, l’autorità giudiziaria ha accertato che per sabotare il lavoro dell’azienda d’igiene urbana impegnata sul territorio, si era anche cercato di determinare indirettamente controlli della polizia locale tesi a far saltare l’appalto o peggio ancora decretarne la rescissione del contratto, con l’invio anche di esposti anonimi. Nell’udienza preliminare che si era tenuta dinanzi al Gup del Tribunale di Napoli, la dottoressa Claudia Picciotti, aveva accolto la tesi accusatoria disponendo il rinviando a giudizio dei due ex esponenti politici. Mentre il 14 aprile prossimo, ci sarà la prima seduta del processo che è bene ribadirlo si concluderà con il terzo grado di giudizio. Un indagine durata due anni sotto il coordinamento della dottoressa Ida Frongillo che avrebbe permesso di scoperchiare attraverso intercettazioni telefoniche, acquisizione di atti, determine, sanzioni comunali e rilevamenti fotografici: il complesso sistema messo in piedi per “ricattare” l’azienda dei rifiuti. Azione sistematica e chirurgica che sarebbe proseguita anche negli ultimi periodi con esposti anonimi avente allegati atti interni (in possesso degli uffici comunali del settore ambiente) e accertamenti con molta probabilità mirati alla “cacciata” dell’azienda rea di non essersi piegata alla politica. Nella mole di trascrizioni telefoniche, finanche la richiesta di soldi per mandare in vacanza “i consiglieri ignoranti e buoni solo ad alzare la mano”. In quella montagna di carte cui sono allegate le trascrizioni, esiti di appostamenti e registrazioni ambientali, affiora un quadro devastante fatto di imposizioni di assunzioni di pregiudicati, amanti e finanche di ex assessori della giunta. Nella lunghe indagini l’autorità giudiziaria ha accertato che per sabotare il lavoro dell’azienda d’igiene urbana impegnata sul territorio, si era anche cercato di determinare indirettamente controlli della polizia locale tesi a far saltare l’appalto o peggio ancora decretarne la rescissione del contratto, con l’invio anche di esposti anonimi. Secondo le indagini, un gruppo di soggetti interni alla NU ( di cui due degli indagati per truffa ai danni dell’azienda), tutti collegati tra loro e astiosi nei confronti della ditta e molto probabilmente legati attraverso una “talpa” interna al cantiere alla politica, avrebbero in più occasioni determinato emergenze poi risultate inesistenti. Significativa l’intercettazione telefonica tra l’ex presidente del consiglio e un capogruppo di maggioranza. Consigliere comunale F. :” Senti poi di quello che abbiamo potuto parlare è che stanno a zero quelli della nu stanno continuando a creare problemi su problemi”. Silvestro: “ Stanno proprio inguaiati, stamani ho fatto due segnalazioni (uffici comunali dell’ambiente ndr)”. La discussione poi prosegue sempre dello stesso tenore. Silvestro:” L’ammenda questo mese questo mese…il mese scorso l’hanno fatta di ventimila euro ma questo mese gliela devono fare di cinquantamila euro”: Consigliere F:” Assolutamente”. Silvestro:” Questo si deve cacciare (letteralmente s’adda sugutà ). Consigliere F :” Se ne deva andare da questo paese questo pensa di comandarla lui in questo paese”. Silvestro:” Bravo questo è scemo non ha capito niente”. Consigliere F :” Questo è solo un presuntuoso ed un arrogante scemo”. Silvestro: ”Bravo”. Consigliere F:” Ma chi caspita sei guagliò fossi venuto tomo tomo ad Arzano per…”. Silvestro:” Devo dire all’assessore (ambiente ndr) di fargli le contestazioni scritte insieme (all’ufficio ambiente ndr)”. Consigliere F:” Si si”. Silvestro:” Le deve fare per iscritto così (il settore Ambiente ndr) cominciamo come abbiamo fatto con la Saba hai capito ?”. Consigliere F: “Eh”. Analoga animosità ed avversione verso la Senesi emerge nella telefonata tra l’ex sindaco Fuschino e un dipendente del cantiere di Arzano. Dipendente NU:” Peppino !”. Fuschino:” Tengo una ragazza bellissima che ha una gobba e la barba al viso l’ideale per te”. Dipendente NU:” Azz tiene gobba e barba salute”. Fuschino:” E’ l’ideale… Pensa a stare bene, devi stare tranquillo e rilassato. Non pensare ora alla Senesi, viene anche il tempo della Senesi non preoccuparti”. Lo stesso che si sarebbe definito “direttore dei rifiuti” a cui verrebbero anche contestati certificati medici dubbi redatti da Fuschino, definiva l’ingegnere dell’impresa un “pezzo di m…” e “ dovrebbero essere bruciati tutti”.
Ciro Bene