La settimana non è stata di quelle ideali, quelle classiche che accompagnano una partita, importante o meno che sia. La settimana è stata prima all’insegna dell’attesa, poi del sollievo. Perché ora la classifica è finalmente chiara e il cammino definito. Walter Novellino può parlare solo di tecnica e tattica, di schemi avversari, di uomini da tenere sotto controllo, di posizioni da rispettare. Lo può fare ad un gruppo che ora non ha più alibi, anche se in fondo ha cercato sempre di tenere qualsiasi scusa lontana, e che deve concentrarsi solo sui prossimi novanta minuti. Quelli di Pisa, in un match che, da mercoledì scorso, ha assunto un sapore diverso. Perché l’Avellino i tre punti sottratti dal Tribunale Federale vuole riprenderseli subito, il Pisa idem seppure per motivi diversi. Perché una vittoria terrebbe la squadra di Gattuso, quasi con un piede in Lega Pro, ancora in vita. Il centrocampo è il reparto nel quale il tecnico di Montemarano, che a breve riceverà anche una benemerenza dal suo paese di origine, è quello nel quale c’è qualche dubbio in più. Il primo nodo da sciogliere riguarda Lorenzo Laverone: farlo ritornare in difesa, al posto di un Gonzalez che ha davvero bisogno di rifiatare, oppure lasciarlo a centrocampo da esterno? Da questa risposta dipende la scelta anche delle altre pedine. Per logica in realtà basta vedere la lista dei disponibili per trovare la soluzione all’enigma. Lasik che, contro il Carpi, è entrato a gara in corso ( dalla sua testa è partito l’assist per Perrotta) ha perfettamente superato le noie muscolari della scorsa settimana e dunque potrebbe ritornare nel suo ruolo, quello appunto occupato in emergenza da Laverone. Al suo fianco la coppia Moretti Omeonga è pronta a dettare i tempi del gioco, mentre a sinistra c’è l’altro punto interrogativo. Angelo d’Angelo per due giorni non si è allenato, debilitato da una fastidiosa gastroenterite, ma ieri si è rivisto al campo di Torrette e sarà regolarmente disponibile. Novellino lo ha spesso schierato a sinistra per dare al centrocampo maggiore fisicità , aggressività , e soprattutto copertura. Semmai il capitano non dovesse farcela l’alternativa potrebbe essere proprio Laverone (con Gonzalez riconfermato terzino destro), senza dimenticare Bidaoui e lo stesso Belloni. Paghera non è al top e probabilmente non sarà convocato. In attacco il punto fermo non cambia ed è sempre Matteo Ardemagni (a secco di gol dalla debacle di Terni quando segnò su rigore) che di soddisfazioni e rete pesanti ne vuole realizzare ancora un po’. Il primo nome sulla lista di quelli destinati a fargli compagnia, è quello di Gigi Castaldo. Il primo motivo è quello più scontato: libero mentalmente, felice dopo l’assoluzione, il bomber è carico e pronto a vivere questo rush finale di campionato in tutta la sua pienezza, per riconquistare il ruolo di leader che in realtà lo spogliatoio non gli ha mai disconosciuto. Ma non è di certo il solo visto che ci sono anche Daniele Verde e Umberto Eusepi. Per il talento della Roma l’ultimo mese e mezzo non è stato esaltante. Da dopo la gara con il Vicenza Novellino ne ha gestito le energie fisiche e nervose rilanciandolo come titolare a Terni, lasciandolo in panchina contro il Carpi e la Spal e concedendogli dieci minuti a Frosinone (dalla sua punizione è nato il gol di Castaldo dell’ uno a uno). Per Eusepi invece si tratta di un ritorno a casa visto che all’Arena Garibaldi ci ha giocato fino a gennaio, e al Pisa è legato da un contratto che scade nel 2018. Per decidere chi la spunterà il tecnico biancoverde ha ancora un giorno: questo pomeriggio rifinitura, rigorosamente a porte chiuse, al Partenio Lombardi.