Avellino: Novellino vuole voltare pagina

Più che per la sconfitta, il rammarico grosso dell’Avellino resta la prestazione. Una prova decisamente incolore al Del Duca, con l’Ascoli che ha avuto vita facile e si è assicurato un successo prezioso in chiave playoff. I marchigiani hanno mostrato maggiore fame rispetto ai campani, forse arrivati a questo match con la convinzione di chi può dormire sonni tranquilli. Non è così, perché il campionato è ancora lungo e le sorprese non finiscono mai. Il concetto lo riprende l’allenatore dell’Avellino, Walter Alfredo Novellino, che non ci sta a digerire una sconfitta maturata in questo modo. «L’atteggiamento avuto contro l’Ascoli non mi è piaciuto per nulla, siamo venuti qui con un pizzico di presunzione mentre invece i nostri avversari arrivavano sempre prima sul pallone rimarca Novellino che è un qualcosa che avremo dovuto fare anche noi. I due gol sono emblematici. Il primo gol è esattamente un’azione che abbiamo studiato in allenamento perché è un movimento che l’Ascoli fa spesso e puntualmente abbiamo perso tutte le marcature. La rete del raddoppio, invece, è nata da una nostra palla persa. Insomma, ci sta perdere ma non così». La prestazione è stata incolore, la squadra non ha fatto ciò che ci si aspettava e anche dalla panchina non è arrivata quella mano che Novellino si aspettava. «Non credo abbia inciso il cambio che abbiamo fatto subito, nonostante Laverone non sia proprio un terzino. Dovevamo fare di necessità virtù e per i difensori era comunque una partita non facile perché l’Ascoli ha giocato con due attaccanti veri come Cacia e Favilli. Non mi sento di crocifiggere nessuno, semplicemente i nostri avversari hanno dimostrato di essere più forti a livello fisico, ci hanno creduto di più. E’ una sconfitta che secondo me può fortificarci, dobbiamo acquisire la consapevolezza che quando siamo cattivi siamo un’ottima squadra».


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