Banda di eversivi di destra a Napoli, il Laboratorio Insurgencia: “Nfo ha minacciato un nostro attivista”

Napoli. In merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli che ha portato ieri all’arresto di 4 persone componenti di una banda politica denominata Nfo (Nuova fratellanza organizzata) vicina all’estrema destra che compivano attentati con pistole e bombe moltov presso sedi istituzionali, interviene con una nota il Laboratorio Insurgencia ricordando un inquietante episodio ai danni di un loro noto attivista da parte proprio del gruppo Nfo. “Quando due anni fa apprendemmo con una certa sorpresa di una mail intimidatoria inviata ad alcune redazioni di giornale a nome di un nostro attivista, Egidio Giordano, scritta tramite un indirizzo email farlocco e firmata “Nfo” pensammo solo a un maldestro tentativo di diffamazione nei confronti di un compagno che, da sempre in prima linea nell’area nord di Napoli e non solo, era stato oggetto più volte di tentativi di screditamento” scrivono gli attivisti in una nota. “Ieri invece le agenzie di stampa ci hanno fornito un quadro leggermente diverso su questa fantomatica organizzazione segreta, l’Nfo (che dovrebbe significare nuova fratellanza organizzata), che ha portato all’arresto di 4 persone. L’accusa è quella di minacciare, spesso tramite danneggiamenti mediante armi da fuoco, obiettivi istituzionali e giornali al fine di dare la colpa “ai comunisti”. “Sarebbero infatti questi 4, in particolare il capo della banda, molto vicini a Casapound e l’Nfo si definirebbe addirittura come una costola dell’organizzazione neofascista” sottolineano gli attivisti di Insurgencia. “Evidentemente questo pone in una luce leggermente diversa quanto accaduto nel 2015 con la finta rivendicazione inviata dalla Nfo a nome di Egidio. Non cambia che il tentativo di “accusare” un nostro attivista risultò decisamente imbarazzante e non convinse nessuno dei “minacciati”, però l’idea che fosse opera di un gruppo di neofascisti armati rende l’evento più inquietante. Più inquietante, ma comunque non spaventoso. Per spaventarci serve ben altro”. “L’inchiesta su questo gruppo neofascista ci spiega che troppo spesso i rigurgiti nazi fascisti nel nostro paese sono presi come folklore o peggio ancora derubricati a follie politiche. Invece dovremmo ricordarci che dei folli fascisti armati di pistola sono molto pericolosi. Proprio perché pensiamo che i rigurgiti neofascisti non siano folklore saremo a Pontida il prossimo 22 aprile, perché chi incita all’odio verso i migranti, chi incita all’uso delle armi, chi incita alle guerre non può che inserirsi nello stesso solco di questi fantomatici neofascisti della Nfo” conclude la nota ricordando l’appuntamento della manifestazione nazionale di Pontida del 22 aprile prossimo contro la Lega Nord.


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