Tra silenzi e omertà che non aiutano le indagini, gli agenti del commissariato Barra sono sempre alla ricerca del pistolero che ieri nella tarda mattina ha fatto fuoco contro un gruppo di un famiglia “avversaria” in una delle palazzine popolari di Corso Sirena. C’è qualcuno che sta coprendo la sua fuga.L’uomo ha cercato di vendicarsi alla sua maniera per una storia di liti e dissapori tra vicini e tra donne e che ha portato al ferimento di tre persone a colpi di arma da fuoco e un quarto ferito nella fuga. Gli investigatori sono riusciti almeno a ricostruire quanto accaduto e individuato il responsabile poi è calato il muro dell’omertà.
La violenta lite, come ricostruisce Il Roma, è scoppiata nel cortile condominiale di un edificio tra corso Sirena e piazza Crocelle, e si è estesa ad altri componenti dei Velotti e dei Frattasio, vicini di casa e imparentati con persone vicine al clan Aprea-Cuccaro di Barra. già tre giorni fa si era verificata una prima avvisaglia. Poi ieri mattina, complici i panni stesi che gocciolavano sul balcone dei vicini, ha scatenato l’inferno. Prima le prole, poi apprezzamenti poco graditi tra donne e quindi la richiesta di chiarimenti nel cortile dell’edificio. Arrivano gli uomini di “rinforzo” e intorno alle 11 è comparsa una pistola nelle mani di uno di loro, poi fuggito dopo aver sparato a ripetizione nel mucchio mirando in basso. Così, sono stati feriti in tre dai colpi d’arma da fuoco mentre un quarto è rimasto contuso e con un graffio al volto: Antonio Velotti, 64 anni, Ciro Velotto, 58, Michele Velotti, 44, e Paolo Cotromino, 45. Tutti parenti tra loro e tranne Ciro, conosciuto dalle forze dell’ordine per una denuncia per un reato minore, incensurati. E ora è caccia all’uomo.