Il Benevento, dopo aver staccato la spina per circa tre giorni, ieri ha ripreso ad allenarsi a Paduli in vista del match del giorno di «Pasquetta» a Brescia (calcio d’inizio alle 15). Baroni ha ritrovato il suo gruppo di lavoro con cui ha analizzato le criticità emerse nella sconfitta patita al «Tombolato» al cospetto di un Cittadella per nulla irresistibile. Il nuovo stop non è stato ben digerito dalla dirigenza che si aspettava un risultato positivo che facesse seguito alle vittorie con Spezia e Ternana. La sconfitta in Veneto ha fatto segnare un passo indietro nel comportamento della squadra ma non in quello delle ambizioni. Il patron Vigorito, infatti, ha ribadito a tutti i componenti della «navicella giallorossa» che non ci può essere alcun appagamento per quanto sino ad ora fatto e per il raggiungimento dell’obiettivo primario della permanenza in categoria. Il massimo dirigente del club di via Santa Colomba, anzi, ha lanciato un segnale chiaro ed inequivocabile al gruppo giallorosso, staff tecnico in testa. In buona sostanza il Benevento dovrà avere l’ambizione di giocarsi sette finali per inseguire un sogno che nessuno ha chiesto ma che l’ambiente merita. Adesso, dunque, le prospettive dei giallorossi non hanno più veli dietro cui nascondersi. Il Benevento, quindi, deve consolidare il suo quarto posto in graduatoria, anche perché la postazione attuale, se conservata sino al termine della regular season, garantirebbe un buon piazzamento nella griglia dei play-off. Infatti, terza e quarta classificata non disputerebbero il turno preliminare in gara secca ma, bensì, inizierebbero a giocare soltanto dalle semifinali con partite di andata e di ritorno. Un vantaggio non di poco conto se si tiene in considerazione che gli spareggi di fine torneo si giocano ad un ritmo serrato di un match ogni tre-quattro giorni. Pertanto, entrare nella competizione direttamente dalle semifinali garantirebbe una settimana in più di riposo fisico e mentale, con i giallorossi che andrebbero, poi, ad affrontare un avversario che non solo ha 90′ di gioco in più nelle gambe ma anche nella testa sotto forma di stress. Per tutto quanto detto, quindi, la marcia del Benevento deve giocoforza riprendere ad incamerare risultati positivi, a cominciare proprio dalla gara al «Rigamonti», sebbene il Brescia sia una formazione assetata di punti poiché pienamente invischiata nella lotta per non retrocedere.