Salerno. Bollini farmaceutici non conformi: nuovo sequestro di farmaci del Nas di Salerno. L’ispezione, disposta dal sostituto procuratore Gianpaolo Nuzzo della Procura di Salerno, è scattata nel deposito farmaceutico Farvima Medicinali spa di via Tommaso Caruto a Salerno. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, guidati dal maggiore Vincenzo Ferrara, hanno sequestrato cinquemila specialità medicinali che recavano un bollino non conforme alla normativa vigente: Lisomucil sciroppo, vari tipi di aspirina, Rinazina spray nasale, Viks sinex spray nasale, insomma farmaci di uso comune che avevano un bollino e un caduceo (la parte staccabile) non a norma. I medicinali sono stati sequestrati e affidati all’amministratore delegato della società che si occupa di distribuzione su larga scala di farmaci, DE F. M. e al direttore tecnico del deposito salernitano della Farvima, M. F. Come è accaduto per i precedenti sequestri effettuati la scorsa settimana e nel corso dell’ultimo mese, in due farmacie a Vietri sul Mare e a San Nicola Manfredi in provincia di Benevento, oltre che nel deposito So. Farma. Morra spa di Avellino i carabinieri hanno riscontrato i medesimi problemi. I bollini prodotti dal Poligrafico dello Stato sono difettosi, hanno il numero identificativo che dovrebbe essere indelebile, cancellabile. Un’anomalia che rende ‘insicuri’ i farmaci messi in commercio da numerose case farmaceutiche. Gli accertamenti del Nas di Salerno sono volti a verificare se i marchi identificativi dei lotti di farmaci siano stati prodotti con dei difetti dal Poligrafico dello Stato oppure sono stati manomessi successivamente. Nei giorni scorsi, a seguito del sequestro di circa 10mila confezioni di Aspirina, Liotondol action bustine, flumicil, Xatral, Rinazina e Viks, effettuato ad Avellino e convalidato dal Gip del locale Tribunale, l’ufficio stampa del Poligrafico dello Stato aveva diramato un comunicato stampa con il quale smentiva eventuali difetti dei bollini prodotti dall’Istituto poligrafico.
“In riferimento a quanto riportato da alcuni siti internet campani sul sequestro di farmaci in un deposito di Avellino per presunta difettosità dei bollini – si legge nella nota – l’Istituto Poligrafico – premesso di non conoscere se si tratti di farmaci prodotti illegalmente o meno e di avere per questo avviato contatti con l’autorità giudiziaria competente – precisa quanto segue: Il bollino farmaceutico è prodotto in conformità ai requisiti tecnici previsti dal DM 30 maggio 2014; tutti i parametri ivi prescritti sono verificati sia in corso di produzione sia a valle, attraverso approfonditi controlli qualità . Il bollino è stato inoltre più volte certificato da Enti terzi come rispondente al DM di riferimento. La numerazione seriale del bollino è riportata all’interno dello stesso per quattro volte; al riguardo la tracciabilità prevista dal decreto è garantita attraverso la combinazione del numero seriale e del codice del farmaco (codice AIC). L’Istituto Poligrafico ha ultimato un processo di internalizzazione della produzione dei bollini, che fino al 2015 era affidata in buona parte a stampatori privati esterni. Una scelta questa dettata dalla volontà di rafforzare il sistema di controllo a tutela della salute dei cittadini e di garantire la puntuale verifica di questa importante parte di costo del SSN”. Infine l’Istituto ha ribadito che è destituita di ogni fondamento la circostanza che il Poligrafico possa produrre bollini non a norma e che “alla luce degli interventi tecnologici operati dall’all’aprile 2016 l’eventuale cancellazione del numero presente sul bollino può avvenire solo con fraudolente e drastiche aggressioni”. Una circostanza quest’ultima smentita dall’ultimo sequestro effettuato dal Nas, salvo poi scoprire che i bollini apposti su farmaci di note aziende e prodotti su larga scala siano stati contraffatti, come è stato scoperto in alcune circostanze con marche da bollo e banconote.
Il sequestro effettuato, ieri mattina, nel deposito Farvima di Salerno sarà convalidato dal Gip nei prossimi giorni. Nel corso dell’indagine sono stati effettuati già sequestri per un valore che supera i 100mila euro.
Rosaria Federico
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