Camorra a Marano, l’imprenditore Di Guida: “Diedi 15mila euro agli Orlando per la campagna elettorale di Domenico D’Ambra”

Tutti volevano mettere le mani  nella politica a Marano e in modo particolare il clan Orlando. Il condizionamento politico amministrativo del comune sciolto nei mesi scorsi per infiltrazioni camorristiche, risulta evidente dagli atti dell’indagine che ieri ha portato all’arresto di 28 esponenti del clan dei “carrisi”.   In uno sfogo “intercettato” da parte dell’ imprenditore Antonio Di Guida con Salvatore Severino parla dell’esistenza di un “sistema‟ che si tramanda di padre in figlio e che sembra non sia minimamente condizionato dagli arresti e dalle condanne.Antonio Di Guida riferisce anche che le folli richieste estorsive degli Orlando sarebbero state parzialmente arginate da un amico ( Oliviero Giannella). Salvatore Severino ipotizzava che il suo interlocutore avesse concluso in passato rapporti di affari con gli Orlando motivo per il quale gli stessi, per ragioni da chiarire, gli stavano ora imponendo il prestito in argomento. Antonio Di Guida, pur negando tale circostanza, riferiva che per le elezioni del consiglio provinciale di Napoli, tenutesi nel 2009, durante le provinciali vollero i soldi e lui glieli diede: 15 mila euro per appoggiare Domenico D’Ambra, già assessore del Comune di Marano suocero di Armando Lubrano (uno degli arrestati di ieri) che è coniugato, dal 2008, con D’ Ambra Maria Rosaria, figlia di Domenico. Il dialogo si conclude con la rassegnazione del Di Guida che – in attesa che si risolva definitivamente il problema della richiesta estorsiva – riferisce al Severino che lui non è in condizioni di concedere alcun „prestito‟ e che è consapevole dei rischi che corre. Tra gli indagati a piede libero e i quali la Dda di napoli aveva richiesto l’arresto, respinto dal gip Francesca ferri, c’è anche Eliodoro Belmare, anch’egli ex assessore della giunta Lubrano, sciolta per camorra lo scorso anno. Ecco il testo dell’intercettazione tra l’imprenditore Antonio Di Guida  e Salvatore Severino.

DI GUIDA Antonio: Io non lo so come bisogna fare questi… dice che loro stanno bene economicamente… invece di inc… per terra… come ti devo dire… ma a cambio di che cosa… che ci sta?… No?
SEVERINO Salvatore: cioè ma per… Ah quelli dicono… vi fa problemi a prestarceli?!…
DI GUIDA Antonio: eh…
SEVERINO Salvatore: cioè così hanno…
DI GUIDA Antonio: Eh… però se poi non ce li porti… te ne devi andare da Marano… da Marano…
SEVERINO Salvatore: Ah… ah…
DI GUIDA Antonio: Cioè quello è un prestito secco… cioè… (breve pausa, ndr)… questo però prima di Natale… Poi diciamo si trovò una mezza soluzione… tramite un amico… eh… sopra a questo… (breve pausa, ndr)… si però quello è un prestito… ma come è un prestito fatemi capire… il prestito io dico… Ingegnere prestami mille euro tu dici che non li tieni… ora io posso stare risentito dico va bene non li ha voluti prestare…. quando devo venire… eventualmente… inc…
SEVERINO Salvatore: …inc…
DI GUIDA Antonio: Cioè che significato è? Non è un prestito no… mi vuoi dire che è un prestito ma non è un prestito…. lo dobbiamo chiamare prestito ma non è così… comunque…
SEVERINO Salvatore: … (incomp, bisbiglia, ndr)…
DI GUIDA Antonio: Che?
SEVERINO Salvatore: …. (incomp, bisbiglia)…
DI GUIDA Antonio: Poi si lamentano che le cose vanno malamente e vanno carcerati… no?!…
SEVERINO Salvatore: Ma è… è proprio anomala come cosa DI GUIDA Antonio: E allora…
SEVERINO Salvatore: E’ troppa anomala.
DI GUIDA Antonio: O è una (incomp.) nei miei confronti?!…
SEVERINO Salvatore: E io penso che è più questo…
DI GUIDA Antonio: Eh… e…
SEVERINO Salvatore: ma no… aspetta però parliamo… parliamo chiaro eh?
DI GUIDA Antonio: … ho capito…
SEVERINO Salvatore: … è un pensiero senza nessuna retroscena… (incomp.)…
DI GUIDA Antonio: Eh… eh ma la… inc… per quale motivo?
SEVERINO Salvatore: E io che ne so nella vita precedente che è successo… se ci sta qualche cosa in passato…
DI GUIDA Antonio: C’è stato che… durante le provinciali vollero i soldi per essere votato e io glieli diedi… io li pagai… cioè ci vollero quindicimila euro a casa di Mimì…. eh… Mimì D’AMBRA… cioè non so se sono stato chiaro.
SEVERINO Salvatore: Stiamo a questo…
DI GUIDA Antonio: Gli ho dato pure i soldi… quindi… di cosa stiamo parlando? (pausa, ndr)…
SEVERINO Salvatore: Sono scioccato…
DI GUIDA Antonio: Come?
SEVERINO Salvatore: Sono scioccato… dai personaggi e dall’azione non li facevo così li facevo persone più intelligenti… soprattutto la persona che mi hai nominato tu… (pausa, ndr)… DI GUIDA Antonio: mah… comunque… SEVERINO Salvatore: Va bene..
DI GUIDA Antonio: Va bene… come viene così ce la prendiamo…
SEVERINO Salvatore: No Tonì non tieni niente da vedere… quello che stai pensando fallo subito… ieri non oggi…
DI GUIDA Antonio: No no ma questo questo…
SEVERINO Salvatore: Hai capito…
DI GUIDA Antonio: Ma questo è un fatto a pri… che a me a prescindere… cioè che fanno mi uccidono che possono fare? Che possono fare che possono fare mi uccidono? E “quando e buono buono” mi hanno ucciso che cambia… se lo scordano i parenti loro che stanno pagando per SIANI per questo e quell’altro… se le scordano le cose? ancora i figli i figli dei figli se le scordano queste cose?
SEVERINO Salvatore: Antò ma tu stai parlando di una cosa seria ma la vuoi finire?
DI GUIDA Antonio: Eh embè che mi possono fare me li possono cercare ma io non li tengo…ma che vuoi ma perché ti dovrei dare pure… pure perché ti dovrei dare i soldi? E allora quello dice guarda tu stai a lavorare qua… tu stai guadagnando i soldi benissimo! Stai guadagnando allora io… tutto a posto… che… sono d‟accordo ti devo dare un regalo ci mettiamo d’accordo ma poi… e se poi uno viene…. cioè e il chiattone… inc… quello oramai… venne con RICCIARDIELLO qua sopra… (la voce di Antonio DI GUIDA viene coperta da un rumore proveniente dall’esterno, ndr)… vediamo questo che può… (incomp.)… no?… …omissis.

Antonio Esposito

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(nella foto domenico d’ambra)


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