Camorra a Torre Annunziata, per il Riesame Maresca non era il capo del clan “Terzo Sistema”

Torre Annunziata.Gaetano Maresca, alias ‘o saccaro non era  il presunto capo del clan dei giovani emergenti del “Terzo Sistema. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame che ieri ha cancellato per lui questo capo di imputazione. Maresca, dunque, resta in carcere a Velletri.
Lo scorso 23 marzo, Gaetano Maresca, 29 anni, alias ’o saccaro, era stato raggiunto in carcere dal nuovo ordine di carcerazione, emesso dal gip Antonello Anzalone del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della locale Procura. Era accusato di spaccio di cocaina, per episodi non riscontrati durante le indagini, ma raccontati da Vincenzo Selvino, 33 anni, uno dei pusher di Angri finiti in manette nel maxi blitz dello scorso febbraio, proprio insieme a Maresca e al suo gruppo e che ha cominciato una sorta di collaborazione con la giustizia. Vincenzo Selvino è figlio di Pietro Selvino, storico pentito della camorra di Angri. “Non ho mai incontrato Gaetano – aveva detto Selvino in sede di interrogatorio – ma sicuramente c’era lui a capo di Gennaro Troncato e Salvatore Esposito. Me l’hanno detto loro. Erano una sola cosa. Mi rifornivano di 20- 30 grammi alla volta di cocaina”. Ma nonostante le dichiarazioni del pentito il tribunale del Riesame ha accolto l’istanza degli avvocati Maria Formisano e Ciro Ottobre, difensori di Maresca, annullando la seconda ordinanza di custodia cautelare.

I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, agli ordini del capitano Andrea Rapone e del tenente Luca De Vito, avevano dato esecuzione sul territorio, tra Torre Annunziata, Pompei, Trecase, Castellammare, Angri e a Lanciano, a 9 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, 3 arresti domiciliari e 2 divieti di dimora.
In carcere insieme a Maresca finirono Salvatore Esposito, Gennaro Troncato,Carmine Troiano, Lucia Ammendola, , Ernesto Anastasio (ora ai domiciliari), Selvino e la compagna Teresa Aba- gnale, entrambi di Angri, e Luciano Polito, di Castellammare di Stabia. Ai domiciliari finirono altri due angresi Amedeo Ferrettino e Matteo Desiderio, e Guido Saurro, di Lanciano. Infine, il divieto di dimora in provincia di Napoli e Salerno per Teresa Guida e Filomena Raffaella Carotenuto.

 

(nella foto da sinistra Gaetano Maresca ‘o saccaro, Salvatore Esposito, Gennaro Troncato e Vincenzo Selvino)

 


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