L’arresto di Angelo Cuccaro junior da parte degli uomini della squadra mobile di Napoli apre nuovi scenari investigativi perché dimostra come i Cuccaro-Andolfi (considerati i
più forti tra i gruppi di malavita di Barra, di nuovo alleati di ferro con gli Aprea e gli Alberto dopo un breve periodo di forti fibrillazioni) abbiano passato le redini del comando ai “Cuc- carielli” di seconda generazione. La polizia sta identificando le persone che ieri mattina hanno cercato di bloccare l’arresto del giovane rampollo della famiglia e contemporanemente sono alla ricerca delle persone che erano con Angelo Cuccaro junior e che sono riuscite a fuggire nella ressa. Nelgli ultimi tempi a Barra vige una sorta di pax mafiosa dettata dal fatto che gli “scissionisti” Abrunzo-Amodio-Valda, grazie agli arresti compiuti da polizia e carabinieri e al pentimento di due personaggi di spicco al loro interno, sono sostanzialmente scomparsi.
Dunque, come riporta Il Roma il clan Cuccaro-Andolfi è ancora potente nonostante i boss storici si trovino dietro le sbarre. Anzi, scrivono gli investigatori di polizia e carabinieri nelle informative che periodicamente arrivano alla Dda, che avrebbero ampliato il raggio d’azione anche sulla base di alleanze in altri quartieri. In particolare, a Ponticelli con i De Micco sulla base di vecchi accordi cementali dalla parentela tra due ras di primo piano: Andrea Andolfi “o’ minorenne” e Marco De Micco. Inoltre, la cosca di Barra ha ancora influenza a Cercola e in altre zone dell’hinterland vesuviano a poca distanza dal quartiere orientale di Napoli. Cuccaro-Andolfi e non più solo Cuccaro. Così, da alcuni anni viene definito il clan di Barra nelle mappe sulla criminalità organizzata. Non a caso il 22 settembre 2011 durante la festa dei Gigli lo speaker cantò la storia di “due amici” che dal nulla erano diventati capiclan. Un riferimento, secondo la procura antimafia che sequestrò l’anno successivo uno dei carri più gran-di, ai ras Angelo Cuccaro detto “Angioletto” e Andrea Andolfi “o’ minorenne”. Messi, per la prima volta, sullo stesso piano.L’alleanza diventata ancora più stretta tra i due gruppi di Barra, con l’incoronazione di “o’ minorenne” a capoclan al pari di “Angioletto”. Così si era espresso in musica e parole il cantastorie del Giglio nel 2011 e così i fatti accertati dagli investigatori hanno confermato. Un’alleanza stretta che tiene si può considerare ormai definitiva.
(nella foto da siistra il boss angelo cuccaro, andrea andolfi e angelo cuccaro junior)