Camorra: riparte dopo 22 anni il processo Sigfrido contro il gotha del clan D’Alessandro

Castellammare. Processo Sigfrido bis: si entra nella fase dibattimentale, per uno degli imputati nuovo stop e ritorno nella fase preliminare.Concluse le eccezioni preliminari nel processo al clan D’Alessandro, annullato dalla Cassazione, e ritornato dopo 22 anni dinanzi ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata. Ieri l’udienza per formalizzare le eccezioni preliminari da parte dei difensori degli imputati accusati di aver fatto parte dell’organizzazione criminale di Castellammare di Stabia, con il suo quartier generale a Scanzano. Il presidente del collegio giudicante, Todisco, ha accolto la richiesta di annullamento del rinvio a giudizio per Alfonso Sicignano, difeso dall’avvocato Francesco Matrone, che ha eccepito la mancata notifica dell’avviso di conclusione delle indagini. La posizione di Sicignano è stata stralciata e rimessa al pubblico ministero della Dda di Napoli che dovrà rifare l’avviso di conclusione delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio.

Entra nel vivo, invece, il processo per gli uomini del clan D’Alessandro con la convocazione dei testimoni dell’accusa a partire dalla prossima udienza. Il Comune di Castellammare di Stabia si è costituito parte civile nel processo che si celebrerà dinanzi ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata. Gli imputati accusati a vario titolo di associazione per delinquere, finalizzata ad estorsione, armi e traffico di stupefacenti sono Michele Abbruzzese, cugino del defunto boss Michele D’Alessandro detto ‘o paciariello, Francesco d’Assisi Apadula (‘o muss), Ciro Castellano detto cirillino, (da anni a Bucarest in Romania insieme con il fratello dove è diventato uno degli imprenditori più famosi nel mondo del divertissement) Pasquale D’Alessandro, il figlio del boss, Antonino Esposito Sansone, Giovanni Lucarelli detto braciola, Nicola Martinelli, Ernesto Mas, Antonio Rossetti, detto ‘ uappone, Luigi Polito, Luigi Vitale.

Per le stesse accuse scelsero il rito abbreviato nella fase preliminare del processo due big della camorra stabiese Luigi D’Alessandro junior, secondogeni­to del defunto Michele, condannato a dieci anni con l’esclusione del ruolo di promotore dell’associazione e Antonio Elefante, alias muzzarella, condannato a 12 anni di reclusione in continuazione con la sentenza di Sigfrido 1. Il processo partì nel 1999, ma undici anni dopo la Cassazione annullò l’intero processo per un problema procedurale e di competenza territoriale nella celebrazione dell’udienza preliminare fatta a Torre Annunziata anzichè a Napoli, rimettendo gli imputati nuovamente al giudizio dei giudici di primo grado. A partire dalla prossima udienza, del processo Sigfrido bis, dovrebbero essere ascoltati gli investigatori che seguirono le indagini delegate dalla Procura antimafia ed effettuarono gli arresti.

Rosaria Federico

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