Caso Consip, il Csm: “Non C’è conflitto tra Napoli e Roma, ma qualcosa non ha funzionato”

Consip, Legnini: fatti molto gravi ma nessuno scontro tra procure. No del Csm all’apertura di una pratica, il Consiglio superiore della magistratura interverrà se ci sarà conflitto. Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, dopo aver analizzato la questione posta dal consigliere laico Pierantonio Zavattin. “Reputo e tutti reputiamo che i fatti di cui ci stiamo occupando siano di una gravità inaudita” ma “allo stato non c’è uno scontro” tra le procure di Napoli e Roma sull’inchiesta Consip, “in quanto i diretti protagonisti lo escludono: ci sono diverse valutazioni e il Csm interverrà se e quando emergeranno questi profilo di conflittualità”. Ha ribadito Legnini, in una conferenza stampa nella quale ha illustrato le motivazioni con cui il comitato di presidenza del Csm ha deliberato di non autorizzare l’apertura di una pratica in I Commissione, come richiesto dal consigliere laico Pierantonio Zanettin, in relazione all’operato dei titolari dell’inchiesta Consip. Legnini ha sottolineato che sarà compito dei procuratori generali di Roma e Napoli definire se è come abbia funzionato il coordinamento tra le due procure. “Penso sia opportuno che i procuratori generali si occupino di questo aspetto”, ha detto Legnini. “E’ evidente che qualcosa non è andato a Napoli, tant’è che la procura di Roma indaga su fatti che si sono verificati li'” ha poi aggiunto. Poi parlando della fuga di notizie ha detto ai giornalisti: “C’è un problema che riguarda il controllo efficace sugli atti coperti da segreto nelle indagini? La risposta è sì, c’è e va affrontato, e meglio disciplinato”. Il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha sottolineato la gravità di quanto accaduto, a cominciare dalla fuga di notizie nel passaggio di carte da Napoli a Roma. Questo aspetto, sottolinea Legnini, “è nella nuova circolare sul lavoro delle procure nella quale andrà affrontato questo problema. Il Csm ha fiducia nella magistratura inquirente” a cui chiede di “fare presto e bene”. “E all’esito di questa attività di indagine, si riserva di fare le sue valutazioni ed eventualmente intervenire”. Legnini ha anche spiegato che il Csm potrebbe intervenire anche se emergesse che il coordinamento tra le due procure che indagano su Consip “non ha funzionato”. E a chi gli chiedeva un giudizio in proposito, ha risposto spiegando che tocca ai Pg di Roma e Napoli, ed eventualmente al Pg della Cassazione, accertarlo.


Articolo precedente‘Verso la libertà: le opere e i giorni’: manifestazione di Anpi e Libera con gli studenti di Scafati
Articolo successivoLa Juve pareggia al Camp Nou e vola in semifinale