Castellammare, denunciato pescatore di frodo: aveva 30 chili di datteri di mare

Castellammare di Stabia. Blitz della guardia Costiera contro i predoni del mare che di notte estraggono il prelibato e proibito dattero di mare. Un business che frutta migliaia di euro all’ anno ma che comporta anche un danno incalcolabile per l’ecosistema marino. Dopo un lungo periodo di osservazione è scattato il blitz contro i “datterari”.

 

Nella mattinata, gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della guardia costiera di Castellammare hanno bloccato un pescatore di frodo al largo del lido La Limpida a Pozzano. I militari della Capitaneria di Porto di Castellammare, diretti dal comandante Guglielmo Cassone, lo hanno intercettato durante una battuta di pesca. Sotto sequestro sono finiti oltre trenta chilogrammi di datteri e l’attrezzatura utilizzata per le immersioni subacquee. Il datteraro, già noto per i suoi precedenti, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per danneggiamento ambientale e ricettazione.

 

«ll danno ambientale alla costa derivato dalla pesca di questi datteri ha detto il comandante Cassone – è enorme e si ripercuote non solo sul delicato ecosistema marino, ma anche sulla bellezza delle nostre coste e dei nostri fondali. I consumatori di datteri marini dovrebbero essere coscienti della gravità della loro azione e del fatto che oltre a pagare prezzi incredibilmente elevati i datteri (probabilmente oltre i 100 euro al chilo), si corrono pericoli di pesanti sanzioni e si concorre a distruggere il nostro ambiente».


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