In tasca una ‘mazzetta’ da 7500 euro. E’ stato arrestato in flagranza di reato Walter Pardini, direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Genova, finito in manette ieri sera a Recco, nel levante genovese, nell’ambito di un’indagine della Guardia di Finanza. Nei suoi confronti l’accusa è quella di corruzione. Pardini è stato fermato fuori “Da Manuelina”.un noto ristorante della cittadina rivierasca, dove si trovava con tre persone, consulenti di una società campana che si occupa di sicurezza e logistica. Al termine della cena la consegna della tangente, in una busta trovata dalle forze dell’ordine contenente 7500euro. “Vedremo gli approfondimenti di indagine – spiega il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi – questa operazione si inserisce come atto conclusivo di un’attività della Guardia di Finanza che si era attivata per l’anomalia del trasferimento di questa società dalla Campania a Genova”. L’inchiesta era partita alcuni mesi fa. Sul capoluogo ligure, aggiunge Cozzi parlando del trasferimento della società , “non c’erano attività economiche che potessero interessare la Liguria e quindi, evidentemente, c’erano altre motivazioni”. La società campana aveva un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate di Napoli. L’arresto è avvenuto mentre il dirigente intascava la busta con i contanti. “Sono state svolte perquisizioni – aggiunge ancora Cozzi – poi si valuteranno i risultati. E’ previsto l’interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni da parte del gip”. Il pm che segue il caso per la Procura di Genova è Massimo Terrile.
Gli altri tre arrestati sono rappresentanti della Securpol, una società di logistica di Napoli da alcuni mesi trasferitasi in Liguria. I tre sono due commercialisti e un avvocato: Luigi Pelella, Massimo Alfano e Francesco Canzano, tutti campani. Stavano consegnando una busta al direttore Pardini con i soldi. Denunciato anche un commercialista genovese.  Secondo gli investigatori, l’azienda di sicurezza e logistica aveva in corso una transazione da 20 milioni di euro con il Fisco per debiti accumulati negli anni.
Le indagini sono partite dopo il trasferimento della sede della società da Napoli a Genova senza alcun apparente motivo. L’azienda aveva un contenzioso fiscale con le Entrate in Campania e, secondo gli investigatori, il cambio di sede sarebbe legato alle promesse ottenute da Pardini per un suo intervento sulla pratica in cambio di soldi.  L’Agenzia delle Entrate ha adottato la sospensione cautelare dal servizio di Walter Pardini.