La lettura che sia in atto uno scontro tra la Procura di Napoli e quella di Roma sull’inchiesta Consip e’ “una lettura tutta giornalistica”. Lo ha detto Eugenio Albamonte, neo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, intervenendo questa sera a Zapping, su Radio1 Rai, con il presidente dell’Unione delle Camere penali, Beniamino Migliucci. “Io vedo in questa storia, per quello che ho letto – ha aggiunto Albamonte -, che e’ stata sottoposta ad accertamento una particolare attivita’ di indagine che sarebbe inficiata da irregolarita’, parlare di scontro tra procure e’ arbitrario”. E “a fronte anche dell’accertato comportamento scorretto di un appartenente alle forze dell’ordine, la procura (quella di Napoli, ndr) ha cercato di evitare un discredito generalizzato, e cioe’ salva la vicenda specifica, la nostra fiducia nell’istituzione Noe rimane inalterata”. A sua volta Migliucci ha commentato “questa vicenda mi fa pensare a quanto diceva di sbagliato Davigo, e cioe’ che per i processi basterebbero le deposizioni rese ai carabinieri nelle caserme…”E poi si evidenzia come sia rischioso “un mezzo invasivo come le intercettazioni telefoniche, su cui si fonda la vita di una persona che finisce in carcere”.