Consip, i dialoghi tra Romeo e Bocchino: le famiglie del Giglio magico di Renzi e i servizi segreti

Napoli. “Le evidenze investigative fin qui raccolte sono indicative di un modus operandi ben definito utilizzato dal Romeo nel cercare di assicurarsi il maggior numero di commesse pubbliche, perlopiù quelle bandite dalla Consip”. Non usano mezzi termini i vertici della Guardia di Finanza e dei carabinieri che firmano l’informativa sulle coperture istituzionali e politiche che, almeno nei piani dell’imprenditore Alfredo Romeo e del suo “consigliori” Italo Bocchino, avrebbero dovuto consentirgli di mettere mano su un mega appalto di oltre un miliardo di euro. Come riporta Il Velino, i magistrati delle procure di Napoli e Roma, che congiuntamente si occupano di quella che appare sempre più come la madre della maggior azione corruttrice dispiegata nel nostro Paese, gli inquirenti: “L’imprenditore campano è avvezzo al ricorso sistematico di ogni tipo di strumento – lecito o illecito che sia – pur di vedere la sua azienda primeggiare sulle altre e cercare di ottenere informazioni relativamente ad eventuali procedimenti penali pendenti che lo riguardano ed è collaborato in ogni azione dal fidato Italo Bocchino che è abile nello sfruttare nel migliore dei modi le relazioni che egli ha ereditato dal suo passato di parlamentare e di ex componente del comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. Già i servizi segreti, croce e delizia di ogni attività politico-istituzionale. A sentire i dialoghi ambientali tra Bocchino e Romeo, proprio dai servizi segreti verrebbe, in parte, il materiale contenuto nel “libro di Maurizio Belpietro quello contro Renzi e Romeo dice che non gliel’ha regalato e Quagliariello dice che se Belpietro non viene stroncato in tribunale, con quel libro Renzi è finito”. Condivide tale assunto Italo Bocchino, che allarga il discorso: “Bocchino dice che all’interno del libro si parla di Lotti, del padre della Boschi che incontra Carboni tre volte in albergo ad Arezzo, del padre di Renzi, di fatture, di numeri, di Consip, di Massoneria e del Pakistano che prendono come prestanome per fargli fare l’Amministratore di Banca Etruria. Belpietro racconta di un incontro con Verdini che gli presenta le fatture di Angeluccica qualche esponente del PD e dice: ‘queste ce le deve scontare Renzi, o tu la smetti, oppure questo non ci paga’, per poi riportare tutti i pagamenti che Lotti inizia ad autorizzare”. Un contributo all’analisi della situazione, evidenziano gli inquirenti, lo porta lo stesso Romeo il quale “ragguaglia i presenti di un incontro fatto il giorno precedente (26.09.2016) con una persona presentatagli da un suo amico a nome Antonio, e che dalle successive intercettazioni si capirà essere il Giudice Antonio Panico del Tribunale di Napoli (amico ultradecennale del Romeo) che potrebbe far parte dei servizi segreti ma sul cui conto tutti nutrono forti dubbi e che si vedrà in seguito trattarsi del Generale in pensione Ferragina, già appartenente ai servizi segreti: “è venuto da me quello lì, ti ricordi che tu dopo aver fatto indagine, che avevi detto che era sfrantummato “, raccontando che questa persona fa capo a un Generale dei carabinieri, precisando, a seguito di domanda di Bocchino, che questa persona fa parte di un gruppo di consulenti: “sono una trentina di loro che danno consulenza a questo Generale!” E qui l’informativa evita dettagli, posto che sembra emergere una sorta di struttura collegata a pezzi dei servizi segreti che si muove a supporto di imprenditori pronti a dimostrare la loro “gratitudine”. E’ oggetto di altro filone d’indagine, a conferma che quanto fin qui emerso, e che pure ha destabilizzato non poco il clima politico in queste settimane, potrebbe essere ben poca cosa rispetto allo scenario che l’indagine avviata dalla Procura di Napoli lascia intravedere. (fonte Il Velino)


Articolo precedenteCamorra, il pentito Antonio Accurso: “Vi spiego i rapporti della Vinella con gli Amato-Pagano”
Articolo successivoCastellammare di Stabia: fratelli litigano per l’eredità- Intervengono i militari