Droga, resta in carcere il fornitore del clan Amato-Pagano

Droga per conto del clan: resta in cella il “ragioniere” dei Ta­marisco. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato la richiesta di annullamento della misura cautelare in carcere nei con­ fronti di Antonio Bartolo, di 43 anni, e di Vincenzo Barbella, 71 anni, detto ‘o zi o o’ viecchio, anello di congiunzione tra i “nardiello”  e il clan Amato-Pagano. Era lui infatti il fornitore della droga agli scissionisti acquistata dagli esperti narcos di Torre Annunziata. I difensori dei due (arrestati lo scorso anno nel corso di un maxi blitz che aveva portato in carcere una ventina di persone per traffico internazionale di droga che arrivava in Italia dal Sud America e dalla Spagna in navi container che attraccavano al porto di Salerno e di Gioia Tauro) avevano chiesto di tramutare la detenzione in carcere in arresti domiciliari. Gli avvocati di Bartolo avevano contestato che il loro assistito venisse indicato come il “ragioniere” della cosca. Ma contro Bartolo ci sono le intercettazioni ambientali e delle videoriprese che lo incastrano. I due il 25 marzo scorsi erano stati condannati in primo grado nel processo con il rito abbreviato nato proprio da quel blitz. Bartolo si era beccato 8 anni di carcere e Vincenzo Bardella ben 18.

(nella foto vincenzo barbella e antonio bartolo)

 


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