Castellammare di Stabia. Sono tutti liberi i cinque ex dipendenti di Fincantieri a processo con l’accusa di avere estorto posti di lavoro e rinnovi di contratto ad alcune ditte subappaltatrici all’ epoca della costruzione del traghetto “Gauthier”. A circa due anni dalle manette, i giudici della seconda sezione penale (presidente Fernanda Iannone, a latere Luca Della Ragione e Luisa Crasta) davanti ai quali si sta celebrando il processo con rito ordinario, hanno revocato le misure cautelari.Revocati gli arresti domiciliari per Antonio Vollono, exsindacalista della Uil accusato di avere orchestrato scioperi e proteste in maniera strumentale. Per Catello Schettino, operaio dell’indotto che avrebbe minacciato il titolare della ditta per ottenere il rinnovo del contratto. Ad entrambi è stato disposto l’obbligo di firma. Per Antonio Amoroso, ex capo dell’officina accusato di avere artatamente rallentato il lavoro di una ditta impegnata nell’ allestimento dei ponteggi fino a quando non venne assunta la figlia, difeso dall’avvocato Antonio de Martino, c’era l’obbligo di firma. Cancellato ieri dai giudici. Mentre per Catello Scarpato è stato revocato il divieto di dimora e obbligo di firma.L’unico imputato che fino ad ora ha affrontato il processo completamente a piede libero è Ferdinando Scarpato, ex dipendente diretto e rappresentante Fiom, assistito dagli avvocati Salvatore Vitiello e Patrizia Magliulo, che venne scarcerato dopo pochi giorni dagli arresti avendo una posizione più marginale.